In piena campagna elettorale, in vista del voto del 25 settembre, dai partiti abbiamo sentito le proposte più varie. Nel programma di Fratelli d’Italia nella sezione dedicata alla scuola e all’Istruzione leggiamo che bisogna affermare il principio che la formazione si svolge principalmente in aula e che i compiti a casa devono essere gestiti con misura e buonsenso. Sarebbe interessante capire in che modo si voglia intervenire su questo tema, che peraltro va a impattare con la libertà didattica dell’insegnante. Ricordiamo infatti che in Italia i compiti per casa sono a discrezione dei docenti, e tuttavia negli anni non sono mancate circolari ministeriali (estremamente contestate) che invitavano gli insegnanti a non interrogare il lunedì o a non assegnare compiti per il fine settimana o per le feste o per le vacanze, quasi a volere introdurre quella che è stata definita una sorta di pedagogia di Stato.
Un tema, quello dei compiti a casa, divisivo e complesso, che spesso conduce a posizioni nette che contrappongono i contrari e i favorevoli senza soluzione di continuità.
Nelle ultime ore, sullo stesso programma di FdI si è espressa anche la ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che contesta l’idea di istituire il liceo del liceo del Made in Italy: “Cara Meloni – replica su Twitter la ex 5 Stelle – l’indirizzo Industria e artigianato per il made in Italy negli istituti professionali esiste già. Valorizziamo questi e raccordiamo meglio lavoro e formazione scolastica come le piccole e medie imprese ci chiedono, invece di pensare a nuovi licei”.
Per un approfondimento delle tematiche scuola presenti nel programma di Giorgia Meloni rinviamo alla puntata del 31 agosto della Tecnica della Scuola Live, durante la quale si sono confrontate Ella Bucalo (FdI) e Barbara Azzarà (M5S).
Il programma di Fratelli d’Italia
- Contrasto alla dispersione scolastica.
- Aggiornamento dei programmi scolastici, tutela delle materie classiche e potenziamento dell’insegnamento delle materie scientifiche in tutti gli istituti, a partire dalla matematica.
- Raggiungimento dell’obiettivo della piena padronanza della lingua inglese per tutti gli studenti, anche incentivando lo svolgimento di una parte del percorso di formazione all’estero.
- Valorizzazione degli Istituti tecnici e riforma dei Percorsi trasversali per le competenze e l’orientamento (Pcto).
- Ripristinare gli indirizzi di studio abilitanti al lavoro.
- Istituzione del liceo del Made in Italy. Intervento straordinario sull’edilizia scolastica, per scuole sicure, moderne ed ecosostenibili.
- Più sport nelle scuole, con nuovi impianti, piscine e palestre.
- Piena e completa possibilità di acquisto e utilizzo dei libri di testo in formato elettronico per diminuire il costo sostenuto dalle famiglie.
- Ridurre di un anno il percorso di studio scolastico, a parità di monte ore totale, per consentire ai giovani italiani di diplomarsi a 17-18 anni.
- Favorire la formazione di tecnici specializzati.
- Tutela delle scuole paritarie e libertà di scelta educativa delle famiglie, anche attraverso l’introduzione di voucher da poter spendere liberamente nelle diverse strutture scolastiche.
- Contrasto al precariato storico e alla discontinuità didattica.
- Aggiornamento continuo per gli insegnanti.
- Progressivo allineamento degli stipendi del corpo docente alla media europea.
- Affermare il principio che la formazione si svolge principalmente in aula e che i compiti a casa devono essere gestiti con misura e buonsenso.
- Collaborazione tra privati, enti locali, scuole e università per garantire agli studenti spazi adeguati dove poter studiare fuori dall’orario scolastico.