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Contro il caro libri delle scuole secondarie, c’è un ordine del giorno a firma Wanda Ferro (FDI)

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Nell’ambito della discussione del Decreto Legge “Aiuti bis” è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dalla deputata calabrese Wanda Ferro, vice capogruppo di Fratelli di Italia, che impegna il Governo a prevedere, nel primo provvedimento utile, la detraibilità delle spese sostenute per l’acquisto dei libri di testo della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Dichiarazioni dell’On. Wanda Ferro (FdI)

Sul caro libri delle scuole secondarie di I e II grado, interviene l’On. Wanda Ferro di Fratelli di Italia, specificando che “con l’inizio dell’anno scolastico una delle voci di spesa obbligatorie e più onerose per i bilanci delle famiglie è l’acquisto dei libri di testo. Secondo Federconsumatori, infatti, per ogni alunno si spenderanno mediamente 571 euro per il corredo scolastico e 481 euro per i libri, confermandosi, quella per la scuola, così, una voce di spesa estremamente onerosa per le famiglie agli inizi di un nuovo anno che registra già un contesto di grave difficoltà per la crescita dell’inflazione  soprattutto nel settore dell’energia. I costi sono particolarmente alti per gli alunni delle prime classi, che arrivano a spendere oltre 1.200 euro, tra libri, dizionari, corredi scolastici e ricambi, cifre proibitive per molte famiglie, a cui si aggiungono i costi ancor più onerosi da sostenere per l’acquisto di un computer, dei programmi e dei dispositivi necessari per un utilizzo didattico di uno strumento divenuto ormai imprescindibile. Costi così elevati – conclude Wanda Ferro – incidono significativamente sul diritto allo studio dei ragazzi, così come avvenuto tristemente durante il lockdown per gli alunni non in possesso di una connessione o dei dispositivi informatici necessari per seguire le lezioni.