Sulla questione dei vincoli il Comitato nazionale dei docenti vincolati interviene in queste ore per sottolineare che dopo le elezioni del 25 settembre 2022 ci sarà un bel cambio di rotta nell’assetto del Governo e il centro destra guiderà il Paese.
E osserva: “Il centro destra, soprattutto il partito della Lega con a capo il senatore responsabile della scuola Mario Pittoni si è espresso fin da subito a favore dei docenti vincolati”.
“La Lega, quindi, è contraria ai vincoli per i docenti neoimmessi ed è anche contraria ai vincoli post trasferimento”.
“Allo stesso modo – prosegue il Comitato – anche la professoressa Bucalo, responsabile scuola per Fratelli d’ Italia e ora eletta al Senato, ha affermato che i vincoli sono da abolire in nome di una continuità che non esiste, ed è dunque vicina alle nostre richieste”.
“Ci auguriamo – concludono i docenti vincolati – che chiunque siederà a viale Trastevere mantenga le posizione espresse pubblicamente e risolva per sempre l’annosa questione dei vincoli alla mobilità abolendoli e riconsegnando il tema mobilità alla contrattazione sindacale”.
Difficile prevedere se davvero sarà fattibile nell’immediato un provvedimento di legge sulla questione anche perché i problemi che il Ministero dell’Istruzione dovrà affrontare già nei primi mesi saranno davvero tanti e si tratta di capire quali priorità vorrà darsi il Governo in campo scolastico.
Ma forse la soluzione potrebbe arrivare proprio dalla strada indicata dal Comitato e sostenuta da sempre dai sindacati del comparto scuola: la materia deve essere riportata al tavolo contrattuale senza invasioni di campo da parte del legislatore; il fatto è, però, che i vincoli sono espressamente previsti dal decreto legge 126 voluto nell’autunno del 2019 dall’allora ministro Lorenzo Fioramonti.
Per riportare la materia al tavolo contrattuale è pertanto indispensabile che le norme contenute in quel decreto che vengano abolite del tutto (finora sono state soltanto attenuate con una modifica introdotta dal DL 73 del 2021.