Affaritaliani fa il punto su quanto sta succedendo nella scuola italiana relativamente ai conti dello Stato destinati all’istruzione.
In discussione quindi ci sarebbero oltre 700 milioni (350 del Mof e 370 di incrementi retributivi) che entreranno per la porta principale, ma che usciranno poi per quella secondaria, depauperando un settore che invece, come avviene nelle prime economie del G8, vede ogni anno una crescita dei fondi ad esso destinati.
Al momento, il Mof dispone di 900 milioni di euro. Se dunque il governo, come sembra, farà cassa da lì, di fatto Letta e Saccomanni svuoteranno uno strumento vitale per il comparto dell’istruzione. Una soluzione che, secondo le fonti del giornale online, non è gradita ai docenti e che sta mettendo in fibrillazione i sindacati, pronti a dare battaglia e a scendere in piazza.