Per Uil Scuola il “Governo si sta mettendo in un altro pasticcio.
La soluzione deve essere chiara, trasparente e senza rinvii e non può essere trovata nei continui e inconcludenti incontri dei tecnici dei ministeri.
La soluzione è semplice ed è quella che è stata individuata insieme agli altri sindacati scuola e presentata già durante la manifestazione del 30 novembre scorso a Montecitorio e al teatro Quirino: restituire i 300 milioni di euro che il Governo Letta ha preso dalle retribuzioni del personale (con il decreto n. 122) bloccando gli scatti di anzianità 2013 e portando la scuola nella singolare condizione di dover subire una doppia penalizzazione: blocco del contratto e blocco degli scatti.
Il Governo – spiega in sintesi Di Menna – deve fare subito due cose: dare copertura all’anzianità del 2013 con un provvedimento e emanare l’atto di indirizzo all’Aran per il riconoscimento dell’anzianità 2012.
Atto di indirizzo che non abbia rigidità e consenta di utilizzare consistenti disponibilità finanziarie non utilizzate”.
La Flc-Cgil sulla stessa lunghezza d’onda e in una nota, il segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo, chiede un incontro alla ministra: Carrozza ci convochi subito
“Il Consiglio dei ministri oltre a ripristinare gli scatti per il 2013 deve garantire le risorse necessarie per emanare l’atto di indirizzo all’Aran per il pagamento degli scatti 2012”.
“In tal senso – afferma – ribadisco la netta contrarietà a utilizzare le risorse del Mof per coprire gli scatti del 2012. Si possono utilizzare tranquillamente le risorse derivanti dai tagli alle scuola degli anni scorsi e dalle consistenti disponibilità derivanti da risorse non utilizzate”.
“La vicenda scatti – osserva il sindacalista – non può essere oggetto di un continuo contenzioso tra la ministra Carrozza e il ministro Saccomanni senza che le organizzazioni sindacali siano state convocate per un chiarimento su come s’intende procedere. Per questa ragione chiediamo alla ministra Carrozza di essere convocati urgentemente anche per affrontare le tante altre emergenze a partire dalla condizione disastrosa del personale ata e la soluzione strutturale delle posizioni economiche”.