Rapida conclusione del contratto dei dirigenti scolastici, avvio delle procedure del corso-concorso per il reclutamento dei nuovi dirigenti, apertura di un tavolo di discussione per avviare la semplificazione normativa in ambito scolastico: sono questi i tre impegni assunti dal ministro Letizia Moratti al termine di un incontro svoltosi nella giornata dell’11 luglio con i rappresentanti delle più importanti Associazioni dei dirigenti scolastici.
Secondo l’Anp (Associazione nazionale presidi) il Ministro ha mostrato di apprezzare e condividere buona parte di un ampio e articolato documento che è stato illustrato dal presidente Giorgio Rembado nel corso dell’incontro.
Ma quali sono le proposte che l’Anp ha sottoposto al Ministro?
Ai dirigenti scolastici – questa la posizione dell’Anp – bisogna garantire non solo la disponibilità di strumenti organizzativi moderni ed efficaci, ma anche la possibilità di avvalersi di collaborazioni individuate su base fiduciaria.
E poi c’è il problema della valutazione dell’azione di direzione delle scuole: le modalità seguite nel 1999/2000 si sono rivelate del tutto inadeguate e l’operazione – nel suo complesso – non ha dato risultati convincenti: "Troppo spesso – sottolinea l’Anp – gli esiti formali sono stati in contrasto con quelli desumibili da monitoraggi condotti da altre agenzie come per esempio gli Irrsae o lo stesso Istituto nazionale di valutazione"
Ma – secondo l’Anp – ai dirigenti scolastici "va riconosciuta anche la disponibilità degli strumenti necessari, a cominciare dalle risorse umane e professionali chiamate alla diretta collaborazione".
In pratica presidi e direttori didattici dovrebbero avere la possibilità di scegliere i propri collaboratori "in totale autonomia di giudizio e con facoltà di interrompere in qualunque momento il rapporto".
E – per compensare il lavoro aggiuntivo svolto da tale personale – ciascuna istituzione scolastica dovrà disporre di un apposito fondo, distinto da quello destinato al rimanente personale e non sottoposto a contrattazione sindacale.
Nel corso dell’incontro – infine – è stata discussa la necessità di semplificare norme e procedure: l’Anp ha segnalato al Ministro la necessità di rivedere le disposizioni della recente circolare n. 109 secondo cui ogni accordo integrativo a livello di scuola debba essere sottoposto ad una certificazione di compatibilità finanziaria da parte della competente Ragioneria provinciale dello Stato.
"E’ una disposizione che ha poco senso – sostiene l’Anp – infatti con l’autonomia è previsto il controllo contabile dei revisori dei conti: non ci sembra proprio necessario introdurre ulteriori controlli che finirebbero solo per complicare ulteriormente la vita delle scuole".