Il noto gruppo musicale Stadio ha dedicato il tour estivo all’impegno di Mani Tese – organismo contro la fame e per lo sviluppo dei popoli – contro il lavoro minorile e in favore dell’istruzione per richiamare l’attenzione su come sia triste la vita di quei “bambini che non possono giocare a fare i bambini” ai quali è tolta, perciò, anche la possibilità di frequentare la scuola dell’obbligo.
Nonostante a parole, infatti, si proclamino i diritti dei bambini, si calcola che nel mondo sono circa 250 milioni quelli che, tra i 5 e i 14 anni, sono costretti a rinunziare all’istruzione per essere avviati precocemente al lavoro, in taluni casi a lavorare persino 15 ore al giorno, spesso in condizioni di schiavitù e in condizioni terribili che li costringono anche ad assorbire acide e vapori oltre che a resistere a lavori assordanti.
Tramite le canzoni eseguite nei concerti sulla varie piazze italiane, gli Stadio vogliono coinvolgere dal vivo le migliaia di spettatori e ricordare che la prima prevenzione contro lo sfruttamento del lavoro minorile è l’istruzione.