Sono quasi 100 le scuole piemontesi che nell’ anno scolastico appena terminato hanno partecipato al programma "Proposte per l’innovazione didattica" che la Regione Piemonte ha rivolto alle scuole con lo scopo di contribuire alla messa a punto dei Piani dell’offerta formativa.
Le proposte sono rivolte a tutte le scuole della regione, ad eccezione di quelle della città di Torino che però possono usufruire di offerte altrettanto ricche ed articolate finanziate direttamente dal Comune e dalla Provincia.
Il programma viene riproposto anche quest’anno ed è contenuto, come di consueto, in un ricchissimo catalogo che copre molteplici ambiti, dalle attività teatrali e psicomotorie fino a quelle musicali e cinematografiche.
Nel corso dei due anni precedenti le attività hanno riguardato ogni anno più di 300 scolaresche, per un totale di circa 10mila studenti e solo i vincoli di bilancio non hanno permesso una più estesa partecipazione.
Le proposte musicali – già particolarmente apprezzate nelle edizioni passate – consentiranno di promuovere nelle scuole corsi, lezioni e concerti.
Verrà poi riproposto anche il programma scientifico con attività di educazione ambientale e di astronomia che verranno realizzate in laboratori appositamente attrezzati anche con tecnologie multimediali.
Ma il tema dell’educazione civica rimane uno dei punti saldi del catalogo, anche in considerazione del fatto che la domanda delle scuole in questo ambito è decisamente elevata.
I diversi Istituti per la Storia della Resistenza della Regione (in ogni provincia piemontese ne funziona almeno uno) offriranno alle scuole interessate la propria consulenza per l’organizzazione di corsi per i docenti, lezioni alle scolaresche o cicli di film.
Di particolare interesse è anche la proposta di "laboratorio sull’ambiente mediterraneo" che consente alle scuole elementari della regione di trascorrere una settimana di studio presso la casa-soggiorno di Loano, in Liguria.
Nel corso della settimana le scolaresche che partecipano al programma alternano momenti di svago ad attività didattiche strutturate finalizzate alla conoscenza dell’ambiente marino.
I costi per la realizzazione delle attività sono suddivisi fra la Regione e le singole istituzioni scolastiche che però sembrano apprezzare molto questa formula “chiavi in mano” che libera la scuola dall’impegno di organizzare nel dettaglio i singoli progetti.
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