Dopo il polverone che si è sollevato ieri, a causa delle sue affermazioni sui lavori socialmente utili e l’umiliazione, di cui poi si è scusato, si sono diffuse anche altre parole pronunciate dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in un’intervista a Il Sole 24 Ore, riportata oggi anche da RaiNews.
Valditara: reddito di cittadinanza paghetta immeritata
Innanzitutto il leghista è tornato sulla questione del Reddito di Cittadinanza, che sarà abolito dal 2024 per chi è in condizione di lavorare. Gli scorsi giorni Valditara ha commentato la decisione del Governo con entusiasmo, criticando chi non lavora, non studia, e viene pagato dallo Stato: “Qualunque provvedimento di carattere assistenziale ci sarà al posto del reddito di cittadinanza potrà essere concesso a condizione che, se un ragazzo si è fermato alla licenza media o addirittura a quella elementare, possa completare l’obbligo scolastico iscrivendosi ai Centri per l’istruzione degli adulti, i cosiddetti Cpia che funzionano bene, oppure che, se ha già il diploma, segua una dei corsi di formazione che finanzieremo con i nostri fondi”.
“Un buon genitore si preoccupa che questi ragazzi abbiano gli strumenti per farcela nella vita altrimenti rischiano di essere degli sbandati. E un buon ministro è quello che si preoccupa del futuro dei propri studenti. Sto ponendo un tema serio. Ci sono centinaia di migliaia di ragazzi che non si formano, non studiano, non cercano un lavoro. E noi cosa facciamo? Stiamo zitti e in più gli diamo il reddito di cittadinanza come se fosse la paghetta immeritata?”, ha continuato.
Docenti consiglieri della famiglia
Il ministro è poi intervenuto sulla questione dell’orientamento scolastico, facendo una proposta che probabilmente farà discutere: “L’orientamento consenta alle famiglie di avere le informazioni necessarie per scegliere consapevolmente ciò che è meglio dal punto di vista formativo per i propri figli. Ed è per questo che entro dicembre manderò una lettera a tutti i genitori dei ragazzini di scuola media, per far conoscere quali sono le offerte professionali più interessanti nelle loro regioni e le retribuzioni medie. Ma punto anche sui docenti che devono essere i consiglieri della famiglia indicando ai genitori le potenzialità dei ragazzi”, ha concluso.