Non me ne voglia il Grande Totò se prendo in prestito una sua famosa frase, per descrivere il melodrammatico mondo della scuola: “In questo manicomio succedono cose da pazzi”.
C’erano una volta i lavoratori Organico Covid, ex lavoratori ATA (collaboratori scolastici e amministrativi tecnici) e docenti, assunti tramite graduatorie in periodo di piena Pandemia, per far fronte alle nuove disposizioni in materia di COVID. Dopo due anni di “guerra” al fronte, il Governo li ha ringraziati.
Ripercorrendo l’impegno dell’organico Covid nei vari istituti scolastici, emerge con due conti alla femminina che questi hanno svolto le medesime mansioni e funzioni del personale di ruolo e di fatto, andando a ricoprire, evidenziando di fatto quelle gravi carenze di personale.
Sparito il vecchio Governo, ecco il nuovo con il suo Ministro, il quale esordisce con grandi “visioni” di una scuola tutta sua. Abolire il reddito di cittadinanza per chi non è riuscito a conseguire il titolo di studio obbligatorio. Ed aggiunge: “Ci sono centinaia di migliaia di ragazzi che non si formano, non studiano, non cercano un lavoro. E noi cosa facciamo? Stiamo zitti e in più gli diamo il reddito di cittadinanza come se fosse la paghetta immeritata?” Ed ancora: “inseriremo in una logica di team il ‘docente tutor’, docenti particolarmente formati dal punto di vista psicologico, pedagogico che si facciano carico, con i docenti della classe, di quei ragazzi che hanno più difficoltà.
Ci chiediamo: con quale personale? La “visione” del Ministro implode quando si parla di inclusione, stabilità, aumento degli organici adeguati per tutti i profili, docenti ATA ecc. La scuola ha bisogno di rafforzarsi stabilizzando i precari – esempio eclatante i lavoratori dell’organico aggiuntivo – (ex Covid).
E’ indispensabile prevedere un significativo investimento di risorse per la scuola e il suo personale. Non possiamo pensare ad un Ministero dell’istruzione che funziona a corrente alterna, a secondo dei soldi da destinare all’istruzione. La scuola è di tutti e per tutti. Per questi motivi, SGB ha indetto una manifestazione dei lavoratori organico Covid di fronte tutte le PreSGBfetture della Sicilia. Siamo partiti da Trapani, dove i lavoratori hanno incontrato il Prefetto. Giovedì 1 dicembre saremo a Palermo.
Aldo Mucci
SGB Direttivo nazionale scuola