Sull’educazione sessuale serve una svolta: tra i giovani si contano troppe infezioni, troppe malattie, troppi tumori, troppi rischi. Il presidente francese, Emmanuel Macron, annuncia novità importanti: preservativi gratis, vaccinazioni a tappeto, un ampio lavoro di informazione, a cominciare dalle scuole e dai docenti, perché, ha detto Macron, “la realtà è molto molto lontana dalla teoria. Dobbiamo sollecitare meglio i nostri insegnanti, dobbiamo tornare a sensibilizzarli”.
L’8 dicembre – in occasione di un ciclo del cosiddetto Consiglio Nazionale della Rifondazione, consacrato alla salute dei giovani a Fontaine-le-Comte, vicino Poitiers – il presidente ha quindi annunciato l’introduzione di un nuovo provvedimento che consentirà ai giovani tra i 18 e i 25 anni di procurarsi preservativi gratuiti (confezioni da 6, 12 o 24 condom disponibili in farmaci) richiedibili direttamente nelle farmacie transalpine.
“In farmacia il preservativo sarà gratuito per i giovani tra i 18 e i 25 anni. Comincerà dal primo gennaio. È una piccola rivoluzione nella prevenzione”, ha dichiarato il presidente.
In Francia, già dal 10 dicembre 2018, i preservativi vengono già rimborsati dall’assistenza pubblica su prescrizione medica. Ma ora Macron vuole spingersi oltre. Superando le iniziative che finora sono state avviate, ma non a livello nazionale: qualche anno fa i preservativi gratis furono distribuiti a New York, a Philadelphia, a Manchester addirittura ai giovanissimi dai 13 anni in su.
Macron ha detto, più in generale, che la “salute sessuale” dei giovani è un “vero tema” da prendere sul serio. Il presidente ha evocato, tra l’altro, la vaccinazione degli adolescenti – ragazzi e ragazze – contro le infezioni da papilloma virus, legate alla comparsa di tumori.
E ancora: ci attende “un enorme lavoro d’informazione, bisogna farlo nelle scuole, bisogna moltiplicare gli sforzi e lo faremo”. Il riferimento ad un maggiore coinvolgimento dei docenti, attraverso anche una formazione mirata, appare evidente.
Addirittura, Macron ha detto che non esclude “di andare verso la vaccinazione obbligatoria“, quando si avranno “le giuste raccomandazioni scientifiche”.