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Rapina notturna in scuola catanese: gruppo di ragazzi armati picchia selvaggiamente familiari e amici del custode

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Raid vandalico estremamente violento a Catania, nel cuore del malfamato quartiere Librino. Come riporta La Sicilia e l’agenzia Ansa un gruppo di giovani armati si è introdotto di notte nel plesso “Nuova Masseria Moncada” dell’istituto “Fontanarossa”, assalendo letteralmente dei malcapitati amici di un familiare del custode, intenti a chiacchierare davanti all’uscio di casa.

La ricostruzione dei fatti

Tutto è avvenuto tra venerdì 9 e sabato 10 dicembre, poco prima delle 5 del mattino. L’aggressione è stata perpetrata da una decina di persone armate e incappucciate che con molta probabilità si sono introdotte nel cortile dell’edificio proprio per compiere una rapina. Le vittime sono quattro giovani, di età compresa tra i 15 e i 20 anni che sono stati brutalmente aggrediti e picchiati.

Gli aggrediti sono un familiare di quest’ultimo e tre suoi amici, con i quali stava parlando. Sul posto sono intervenute pattuglie delle Volanti della Questura. L’accaduto è stato denunciato al commissariato di polizia di Librino. Non è chiaro se l’intenzione dei delinquenti fosse sin dall’inizio quella di rapinare gli ospiti del custode o di fare razzia nella scuola.

Secondo quanto si è appreso, i rapinatori hanno bloccato i quattro ragazzi intimando loro di consegnare i soldi che avevano. Delusi di fronte al magro bottino di pochi euro i banditi avrebbero picchiato le vittime: un ragazzo è stato colpito in testa con il calcio di una pistola, un altro ha riportato una frattura a un braccio e un terzo ha riportato un taglio poco profondo tra l’orecchio e la guancia. I tre sono stati medicati nel pronto soccorso dell’ospedale San Marco. I familiari delle vittime, intanto, hanno denunciato tutto al Commissariato di Librino.

La rabbia della dirigente scolastica

“Siamo preoccupati e arrabbiati – ha commentato la dirigente della scuola, Concetta Tumminia ai microfoni de La Sicilia – perché quanto accaduto è molto preoccupante per tutti gli utenti del plesso. Tutte le richieste al Comune per rendere maggiormente sicura la sede sono rimaste inevase, adesso siamo ancora di più preoccupati”.

A quanto pare quindi l’accaduto, sicuramente ancora da approfondire, era in qualche modo preannunciato viste le precarie condizioni di sicurezza della scuola.