L’apprendimento cooperativo, o cooperative learning, può essere un sostituto della lezione frontale? Abbiamo parlato di questo interessante tema nell’intervista che abbiamo realizzato a Riccarda Viglino, insegnante di scuola primaria per quarant’anni e formatrice esperta di apprendimento cooperativo.
La Viglino ci ha aiutato a mettere a confronto le due pratiche didattiche, fornendo il suo punto di vista. Per la docente non è proficuo demonizzare la classica lezione frontale: semplicemente ne vanno riconosciuti i limiti e va riconosciuto il fatto che, nonostante si tratti di una modalità che rimane per certi aspetti valida, non è l’unica che può esistere.
L’importante, per l’insegnante, è che la modalità didattica sia attiva in modo da consentire agli alunni ai quali viene proposta di consolidare l’apprendimento.
Per spiegare il concetto l’esperta ha usato un noto proverbio cinese, che recita: “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”.
Il corso
Su questi argomenti il corso Progettare lezioni in Cooperative Learning, a cura di Claudia Matini, in programma dal 3 febbraio.