Ormai siamo al muro contro muro. Non è servito ad avvicinare le parti nemmeno l’incontro tenuto al Miur tra i principali sindacati e i dirigenti dell’amministrazione poco prima dalla pubblicazione delle nuove tabelle di valutazione dei titoli utili all’aggiornamento delle graduatorie d’Istituto.
A sentire la Gilda degli Insegnanti “il ministero dell’Istruzione non ha accolto nessuna delle nostre richieste e a questo totale rifiuto del dialogo, che ci lascia increduli, rispondiamo impugnando il decreto”.
“Pensavamo – continuano dalla Gilda – che il Miur ci avesse convocato per avviare un confronto costruttivo e invece nulla è cambiato nelle tabelle di valutazione, confermando l’attribuzione di punteggi eccessivi ai Tfa. Il Ministero è rimasto sordo anche alla nostra richiesta di istituire una riserva per i Pas”.
Durante l’incontro ai sindacati è stato comunicato che il 16 maggio usciranno la bozza del decreto sui Tfa e quella di emanazione del decreto sulle graduatorie di istituto, “ma noi – sottolinea l’organizzazione coordinata da Rino Di Meglio – proseguiremo la battaglia e, insieme con gli altri sindacati, impugneremo il decreto che presenta forti vizi di illegittimità”.
Tra i punti contestati anche l’esclusione, in questa prima fase, di coloro che si stanno abilitando con i Percorsi abilitanti speciali. Per tanti di loro significherà la probabile esclusione dalle supplenze annuali del prossimo anno scolastico. Anche perchè, contemporaneamente, ai ‘tieffini’ viene concesso un punteggio maggiorato di 42 punti.
Potranno inserirsi, questo dovrebbe prevedere il decreto, a fine 2014. Approfittando di una delle due finestre annuali per l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto. Ma ormai le supplenze di lunga durata saranno perse.
A contestare queste scelte del Miur è anche la “grillina” Silvia Chimienti. Secondo cui “la differenziazione di punteggio tra i vari percorsi abilitanti – spiega la deputata – oltre ad essere discutibile da un punto di vista giuridico, avrà solo l’effetto di alimentare i contenziosi, visto che probabilmente non garantirà neppure una precedenza concreta in graduatorie d’istituto per gli abilitati con TFA ordinario”.
“Le soluzioni del problema sono ben altre – conclude Chimienti – e questo Governo, in data 27 marzo, ha già bocciato la mia mozione che impegnava ad un piano quinquennale di immissione in ruolo di tutti i docenti che avessero superato un concorso o che fossero in possesso di abilitazione e tre anni di servizio. Questa è l’unica strada per risolvere davvero il problema: assumere gli attuali precari in tempi ragionevoli ed evitare il ricrearsi di nuove sacche di precariato in futuro. Per far questo, si devono investire risorse nella scuola e si devono ripristinare le cattedre, il monte ore e gli insegnamenti precedenti alla scure Gelmini, reinvestendo nella scuola i circa 8 miliardi e mezzo che si sono tagliati. Cosa che – conclude l’on. Chimienti – al di là delle promesse e dei proclami di facciata, questo Governo non farà mai”.