Tante sono le lettere arrivate in redazione per criticare le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara che ha minacciato provvedimenti disciplinari in caso di “persistenza” del suo atteggiamento la preside Annalisa Savino.
Molte le associazioni, i partiti, le organizzazioni sindacali, e no, che solidarizzano con la preside la quale del resto non sembra una violenta rivoluzionaria antigoverno, anzi; il suo scritto fa denotare una onesta dirigente che ricorda ai suoi alunni di combattere ogni giorno per difendere la libertà e contrastare le prepotenze che poi sono i germi che portano alle dittature. Un richiamo nobile ai valori antifascisti sanciti nella nostra Costituzione, nata dalla Resistenza.
Di tutti gli interventi pervenuti ne pubblichiamo solo alcuni dando un breve resoconto.
Iniziamo col Comitato Nazionale Ideascuola che, composto da genitori e insegnanti che si battono per il diritto all’istruzione e alla formazione dei giovani, esprime il proprio sostegno alla Preside Annalisa Savino del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, fortemente criticata dal Ministro Valditara a seguito della sua lettera aperta dopo le violenze avvenute davanti al liceo Michelangiolo nella sua città.
Indipendentemente dalle posizioni politiche di ciascuno, è indubbio che il ruolo della scuola è quello di educare alla libertà e alla responsabilità, nonché di promuovere la capacità critica e l’autonomia di pensiero dei giovani e, a nostro avviso, la lettera della dirigente è un importante contributo in tale direzione. Siamo al fianco della preside del Liceo Leonardo da Vinci di Firenze e della sua scuola, e continueremo a promuovere i valori della costituzione italiana, la cultura della pace e della convivenza pacifica.
Segue la solidarietà del Psi (Partito socialista italiano) alla dirigente e sottoscrivendo “il senso della lettera che la prof.ssa Savino ha inviato agli alunni e alle famiglie dopo la violenta aggressione fascista ai danni di alcuni studenti. Condannando l’aggressione, per il Psi è assolutamente vero che il fascismo è nato non da sollevazioni di massa ma dalle quotidiane intimidazioni nei confronti dei lavoratori, che il fascismo è cresciuto nell’humus dell’indifferenza e della convenienza degli interessi personalistici o di parte, che viviamo in un momento in cui i totalitarismi rialzano la testa pretendendo di porsi alla pari con le libere democrazie, sfidando le Istituzioni democratiche, che una Dirigente Scolastica voglia condividere il proprio pensiero e le proprie preoccupazione con la propria comunità educante. Biasimo quindi al Ministro che ha reagito minacciando la Dirigente.
Anche l’Andis, “che rappresenta la più importante associazione professionale – non sindacale – dei dirigenti scolastici italiani, esprime solidarietà alla collega Annalisa Savino per la lettera con la quale ha preso posizione sull’aggressione avvenuta sabato davanti al Liceo “Michelangelo” della stessa città. Non è atto improprio la lettera, considerando Il DPR 275 del 1999 all’art. 4 recita: “Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie …. concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo”.
Quindi le parole della Savino non possono essere considerate “iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione”, ma risultano essere invece parole che indirizzano tutti noi verso azioni finalizzate alla crescita educativa dei nostri ragazzi.
Per ANCODIS, l’associazione dei vicepresidi, “Tutti dobbiamo condannare la violenza senza guardare all’appartenenza politica di chi la esercita e dobbiamo nello stesso tempo respingere con forza ogni forma di intimidazione anche istituzionale. Perchè il silenzio potrebbe essere interpretato come un tacito assenso! L’aggressione fisica da parte di studenti di Azione Studentesca – un vero e proprio pestaggio alla luce del sole! – non si può minimizzare a banale rissa tra pari: dai fatti, piuttosto, sembra emergere una certa cultura che ritiene di contrapporsi alle contestazioni verbali non gradite di altri studenti con la violenza.
Alla comunità scolastica del Liceo Michelangiolo di Firenze vittima dell’aggressione la solidarietà di Ancodis. Alla Prof.ssa Annalisa Savino, Dirigente scolastica del Liceo Leonardo Da Vinci di Firenze, vittima dell’intimidazione istituzionale la vicinanza di Ancodis. Da questi dolorosi e inaccettabili fatti, si colga l’occasione per la rigenerazione della cultura antifascista nelle nostre scuole.
Anche la Gilda, attraverso Rino Di Meglio, condanna le parole di Valditara e dichiara: “La libertà di manifestazione del pensiero, sancita anche dalla nostra Costituzione, dovrebbe essere il caposaldo di una società democratica. E chi si trova in condizione di superiorità gerarchica non può minacciare o sanzionare chi ha espresso opinioni che non condivide”.
“La punizione delle opinioni nella pubblica amministrazione è un problema antico di cui la politica si interessa purtroppo solo per portare acqua al proprio mulino. Quando tocca alla parte più in basso della piramide, tutti tacciono. A Milano, giusto per fare un esempio, la coordinatrice provinciale della Gilda è sottoposta a procedimento disciplinare per aver criticato l’inerzia dell’amministrazione scolastica rispetto a ripetuti episodi di vandalismo nella propria scuola. Quindi, solidarietàà alla dirigente minacciata di sanzioni, ma anche a tutti quei docenti che subiscono procedimenti per avere espresso il proprio pensiero. La libertà di espressione sia sacra per tutti”.
Nel coro di indignazione anche Francesco Boccia, senatore PD e coordinatore politico della mozione Schlein: “Ieri il Ministro Valditara ha toccato il fondo. Non solo non dice ancora una parola sulle azioni squadriste dei membri di Azione Studentesca a Firenze, ma minaccia, di fatto, la preside Annalisa Savino, colpevole per aver ricordato agli studenti i rischi di pestaggi per motivi politici, che la violenza è sempre un errore e che l’Italia è antifascista. Valditara con quella lettera di censura che ricorda tempi bui, offende e calpesta non solo la scuola ma anche la Costituzione antifascista su cui lui stesso ha giurato da Ministro, ruolo per il quale si conferma, ancora una volta, inadeguato”.
Cub scuola fa a sua volta sapere:
Con ogni evidenza Giuseppe Valditara, quando si è espresso contro Annalisa Savino, la dirigente di un altro liceo fiorentino, il Leonardo Da Vinci, avrebbe fatto meglio a tacere.
In realtà il Ministro sull’aggressione fascista ha taciuto, evidentemente la ritiene vicenda non meritevole della sua attenzione e in questo caso non ha praticato il bel tacere ma al contrario un brutto silenzio, mentre si è imbizzarrito arrivando minacciare di PRENDERE MISURE contro la Dirigente Scolastica che invitava gli studenti a non essere indifferenti di fronte alla violenza e ad opporsi al razzismo.
Un Ministro -scrivono i Cobas- che ha come unica esigenza quella di affermare che in Italia non vi è alcuna deriva violenta e autoritaria e alcun pericolo fascista e che il vero pericolo è la “politicizzazione” della scuola sta, in realtà, affermando che le uniche posizioni politiche accettabili sono quelle allineate al Governo.La CUB Scuola Università Ricerca esprime la propria solidarietà agli studenti aggrediti e alla dirigente minacciata di sanzioni e si impegna a sostenere ogni iniziativa volta ad opporsi all’autoritarismo e al fascismo nella scuola e nella società.
Ma si è pure organizzata una “Mobilitazione in solidarietà a preside e studenti di Firenze” da parte della
Rete Studenti Lazio con lo slogan “Valditara dimissioni!”
Questa mattina studenti e studentesse si sono riuniti davanti alle loro scuole per chiedere le dimissioni del Ministro Valditara e dare solidarietà alla dirigente scolastica e ai ragazzi del Liceo Michelangiolo di Firenze.
A 6 giorni dal pestaggio squadrista, dai banchi del governo nemmeno una parola di condanna o una richiesta di verifiche. L’unico ad esprimersi è stato appunto Valditara, che però ha minacciato la preside che aveva preso posizione contro la violenza e a favore della costituzione.
“È inaccettabile che il governo non riconosca e condanni una violenza di questo tipo” dichiara la Rete degli Studenti Medi del Lazio “ma è ancora più grave che un Ministro dell’Istruzione provi a limitare la libertà di espressione di un dirigente scolastico.
È ormai del tutto evidente che oltre a dichiarazioni che vanno dal bizzarro all’inaccettabile e un disegno della scuola escludente, il Ministro non abbia intenzione di agire sulle priorità degli studenti e delle studentesse.
Non sui PCTO, non sulla Salute Mentale, non sull’edilizia scolastica. Ora la misura è colma, Valditara deve dimettersi.”