Non piacciono alla Associazione nazionale dei collaboratori dei dirigenti scolastici le recenti dichiarazioni del ministro Valditara che ha ringraziato i dirigenti scolastici “per lo straordinario lavoro che, con stipendi del tutto inadeguati” svolgono nelle scuole autonome.
Il Ministro – ricorda Ancodis – ha anche aggiunto: “Una risposta ampiamente positiva dagli istituti sul PNRR, è arrivata anche sul tema dell’orientamento, fondamentale anche nella lotta contro la dispersione scolastica. Sempre entro il 28 febbraio, le Secondarie di I e II grado hanno proposto 3.174 progetti su 3.193 totali sulla dispersione, per complessivi 500 milioni circa.”
Secondo l’Associazione si tratta certamente di considerazioni condivisibili anche se, aggiunge il presidente Rosolino Cicero, il Ministro “dimentica un dettaglio e cioè non si è chiesto chi ha consentito il raggiungimento di questo importante obiettivo e chi consente alle scuole di essere all’altezza del compito istituzionale nella quotidianità e nelle diverse realtà territoriali”.
Di mezzo, ricorda Cicero, c’è lo staff di supporto costituito dai collaboratori del dirigente scolastico e dalle altre figure di sistema.
“Il più esperto, competente, innovativo dirigente scolastico – sottolinea il presidente dell’Ancodis – non avrebbe potuto ‘dare una risposta positiva’ senza il lavoro altrettanto competente e professionale di docenti che si sono adoperati alla realizzazione del sogno di una scuola inclusiva, innovativa e proiettata al futuro.”
La situazione, secondo Rosolino Cicero – è ormai matura perché si possa finalmente discutere concretamente dell’ “area del middle management che oggi di fatto esiste in tutte le scuole autonome”.
Ancodis spera infatti che con il prossimo contratto nazionale, quello all’esame di Aran e sindacati proprio in queste settimane, venga affrontato concretamente e cioè con un adeguato riconoscimento non solo economico ma anche normativo ai docenti che svolgono la funzione di collaboratori del dirigente.
Al momento attuale, però, non sembrano sussistere le condizioni per una sequenza contrattuale.