Una dirigente sindacale della Gilda Insegnanti, docente di un Istituto di Istruzione Superiore di Milano, rilascia un’intervista alla stampa riguardo un episodio di un incedio divampato nella sua scuola evidenziando i gravi rischi sulla sicurezza in cui si trova l’edificio scolastico. La docente sanzionata dall’Amministrazione dell’ufficio scolastico milanese, aveva segnalato ufficialmente, alla dirigente scolastica e all’ufficio scolastico territoriale, le problematiche riferite alla sicurezza della struttura scolastica. Tale denuncia, diventata anche pubblica, ha messo sulla graticola la docente-sindacalista della Gilda di Milano, facendo partire una procedura sanzionatoria, terminata con un giudizio di colpevolezza.
Rino Di Meglio si schiera a difesa della docente-sindacalista
Il Coordinatore Nazionale della Gilda Insegnanti, Rino Di Meglio, sta seguendo molto da vicino questa vicenda di Milano, culminata nel peggiore dei modi in un provvedimento sanzionatorio nei confronti della suddetta docente-sindacalista. Nell’emanare la sanzione disciplinare, afferma Rino Di Meglio, l’Amministrazione non ha negato la verità delle dichiarazioni stampa rilasciate dalla docente-sindacalista, ammettendo una certa inerzia nei confronti delle denunce sollevate dalla sindacalista sanzionata. Forse, insiste Di Meglio, un provvedimento disciplinare si sarebbe dovuto aprire nei confronti di chi non ha fatto nulla rispetto le segnalazioni sui pericoli e sulla mancanza di sicurezza presenti nella scuola.
La vicenda continuerà in tribunale
Le parole del Coordinatore Nazionale della Gilda Insegnanti fanno capire che la vicenda non termina con la sanzione disciplinare, ma ci sarà sicuramente un seguito nelle aule di tribunale. La Gilda, sottolinea Rino Di Meglio, tutelerà la propria dirigente sindacale in tutte le sedi per difendere il diritto di critica particolarmente sensibile quando si svolge un ruolo di natura sindacale.
Corte di Cassazione difende il diritto di critica
Interessante sentenza della Corte di Cassazione sul diritto di critica sindacale mezzo social da parte di un sindacalista contro il proprio datore di lavoro. Con la sentenza n.17784 del 5 maggio 2022, la Suprema Corte non ha ritenuto diffamatorio l’esternazione social di un’opinione relativamente a una condotta esercitata dal datore di lavoro e ritenuta non corretta.
Interventi di natura sindacale sulla sicurezza, quando sono fatti per la tutela dei lavoratori e degli studenti, sono addirittura atti dovuti e non certo da pregiudicare i principi di correttezza del dipendente pubblico. Sarà particolarmente interessante seguire e approfondire questo caso di applicazione del codice di comportamento e del tipo di sanzione, per comprendere se realmente la docente-sindacalista ha commesso degli errori o se è vittima di un pregiudizio.