Da giovedì 23 marzo, giorno dell’aggressione subita da parte di una madre da Lucia Celotto, docente di inglese del liceo classico Plinio Seniore di Castellammare di Stabia, nel napoletano, emergono nuovi dettagli su quella che appare una storia contorta e destinata a far parlare ancora di sé.
Ad oggi la versione della madre e quella dell’insegnante sono diverse, e non è chiaro nemmeno il ruolo dei collaboratori scolastici e della dirigente in ciò che è successo tra i locali scolastici, motivo per cui è partita un’indagine interna alla scuola, in cui sono stati inviati degli ispettori dall’Usr.
In attesa di saperne di più, come riporta La Repubblica, i colleghi della Celotto hanno intanto deciso di organizzare una manifestazione per mostrarle solidarietà, prevista per il prossimo sabato 1 aprile alle ore 13 davanti all’ingresso della scuola.
“E se gli aggressori fossero stati armati?”
Alla manifestazione parteciperà anche il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, intervenuto in parlamento per chiedere al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara di relazionare sulla vicenda. Ecco il commento di quest’ultimo alla vicenda: “Quel che è accaduto ha davvero dell’incredibile. Delle persone hanno potuto introdursi liberamente in una scuola e girare indisturbati per le varie aree. Pensiamo solamente cosa sarebbe potuto accadere se fossero entrati armati. Pensiamoci. Non soltanto nessuno ha fermato quella gente ma all’insegnante, dopo aver subito una vile aggressione, è stato chiesto di lasciare l’edificio per l’uscita secondaria per non mostrarsi nelle condizioni in cui era ridotta agli altri. Neanche i soccorsi sono stati chiamati. È stata avvertita la polizia da un’altra insegnante ma soltanto perché, pochi minuti prima, ella era stata scambiata dagli aggressori per la professoressa della ragazza. Tutta la faccenda dovrà essere chiarita. Come è stato possibile consentire tutto questo? Esigiamo provvedimenti”.
Il comunicato dei lavoratori del liceo e le loro dichiarazioni
A breve l’ispettore incontrerà anche la dirigente scolastica, che nel frattempo ha avviato un’indagine interna, da cui sta emergendo la natura del rapporto tra le due donne, già teso da tempo. Intanto ieri, 29 marzo, si è svolta nei locali della scuola un’assemblea dei lavoratori del liceo, che hanno diffuso un comunicato in cui hanno toccato vari punti. Ecco quali:
“L’intera comunità scolastica ESPRIME la propria solidarietà sia alla collega Lucia Celotto, che ha subito un’aggressione fisica e verbale sul posto di lavoro, sia ai collaboratori scolastici e ai docenti che sono intervenuti per prestare soccorso ad un’alunna ed hanno subito un’aggressione verbale da parte della sua famiglia; CONDANNA ogni forma di violenza perpetrata nei luoghi della legalità, quali la scuola; DICHIARA la piena solidarietà nei confronti dell’alunna che ha vissuto in prima persona un momento drammatico a causa di un malore; PRENDE LE DISTANZE dall’immagine di un istituto non compatto e non vigilante; AFFERMA che non è stato compreso che i fatti si sono svolti in circostanze di doppia emergenza, il soccorso all’alunna e l’aggressione alla prof.ssa Lucia Celotto”.
“L’intera comunità scolastica del liceo Plinio Seniore, che da più di cento anni è un faro di cultura e di legalità sul territorio, auspica che questo spiacevole episodio accenda i riflettori sul tema della sicurezza nelle scuole di tutto il Paese”, così hanno concluso.
Il corso
Su questi argomenti il corso Life skills: competenze non cognitive a scuola, in programma dal 3 aprile, a cura di Anna Maria Di Falco.
Il corso di formazione si propone di implementare le competenze professionali dei docenti in un campo ancora poco esplorato, di supportare i docenti nella gestione di classi o di alunni “difficili”, di sostenere i docenti nella gestione dei bisogni più comuni e frequenti degli alunni e di suggerire proposte per promuovere un rapporto sempre positivo e propositivo con i genitori.