Home Attualità Bimbo morto dopo un malore a scuola, cinque indagati: forse il defibrillatore...

Bimbo morto dopo un malore a scuola, cinque indagati: forse il defibrillatore lo avrebbe salvato

CONDIVIDI

Sarebbero cinque le persone indagate per la morte del bimbo di otto anni avvenuta lunedì 27 marzo a scuola, dopo che il piccolo era stato colpito da un malore, quasi certamente di origine cardiaca mentre giocava nella palestra: la procura di Torre Annunziata ipotizza che il bambino poteva forse essere salvato e per accertare questo, scrivono le agenzie di stampa, ha iscritto nel registro degli indagati, con l’ipotesi di omicidio colposo, cinque persone.

Un atto dovuto

Si tratta, sottolineano gli inquirenti, di un atto dovuto per consentire le nomine di periti di parte in vista dell’autopsia sulla vittima. Ma nelle prime fasi delle indagini l’attenzione della procura si è comunque concentrata, per motivi diversi, su un pediatra e su quattro appartenenti all’organico della scuola, di Sant’Antonio abate, comune del Napoletano dove il piccolo viveva con padre, madre e due sorelle maggiori.

Il medico avrebbe visitato negli ultimi tempi il bambino, senza rilevare segni di un’ipotetica disfunzione o malformazione cardiaca; Giovanni poteva quindi svolgere attività fisica senza alcun impedimento.

C’è da chiarire il dopo-malore

“Gli operatori della scuola – scrive l’Ansa – dovranno invece chiarire i motivi del mancato utilizzo sul piccolo del defibrillatore di cui l’istituto dispone, ma che non è stato impiegato, non è chiaro se perché guasto o per mancanza di operatori che sapessero usarlo”.

Dopo il malore, il bambino fu subito sottoposto a lunghi massaggi cardiaci nel tentativo di rianimarlo, e poi condotto in ospedale dove avvenne il decesso: l’autopsia dovrà accertare se il mancato uso del defibrillatore possa aver compromesso l’esito dei successivi soccorsi.

“Siamo tutti sgomenti e vicini affettivamente alla mamma del piccolo Giovanni. Proclameremo il lutto cittadino nel giorno dei funerali – ha annunciato il sindaco – e a tutti gli altri bimbi abbiamo assicurato uno psicologo in classe che li aiuti a elaborare l’accaduto”.

Il cordoglio del ministro

Nei giorni scorsi, dopo la tragedia, anche ad esprimere cordoglio per la tragica scomparsa del piccolo è stato anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara con un tweet: “Prima come padre e poi come ministro il mio pensiero commosso va al piccolo Giovanni che oggi ci ha lasciato. Un forte abbraccio ai suoi genitori”, aveva detto il numero uno del dicastero bianco di Viale Trastevere.