Home Attualità Il coltivatore di tulipani che piangeva in un video risponde alle critiche...

Il coltivatore di tulipani che piangeva in un video risponde alle critiche e vuole seminare un campo per 20.000 studenti

CONDIVIDI

Nei giorni scorsi, a causa del maltempo, un coltivatore di tulipani di Foggia, Giuseppe Savino, ha pubblicato un video sulla sua pagina Instagram in cui in lacrime annunciava la fine dei sui tulipani a causa della grandine. Sempre nel suo reel, Savino ha anche affermato di aver aperto una raccolti fondi (che poi in poche ore era già arrivata a 30mila euro).

Il video ha raggiunto più di 400.000 visualizzazioni e se da una parte è stato accolto dagli utenti con spirito di compassione, dall’altro è stato molto criticato. Prima tra tutti la giornalista Selvaggia Lucarelli che con le sue parole taglienti si è rivolta in maniera molto polemica all’agricoltore, perché molte cose non le tornavano dopo una sua intervista:

“La raccolta fondi? È la comunità che me lo chiede”. “Amico dell’ex ministro Martina, vicino a molti politici locali, ha vinto bandi e ricevuto fondi pubblici, ha un incarico ministeriale, ha ereditato terreni da suo padre e la sua idea di business è avere campi belli di tulipani, zucche, girasoli instagrammabili tutto l’anno. Si paga per vederli, fotografarli, per comprare fiori. Può non fare scontrini per legge, spiega. Quindi no serre, no reti antigrandine nonostante l’area sia spesso colpita da maltempo e, se va male, fa una raccolta fondi”.

Dopo l’intervista della Lucarelli, Savino pubblica un nuovo video in cui prova a tenere a bada le critiche ricevute: “La solidarietà che abbiamo ricevuto è andata oltre quello che avremmo potuto immaginare. Abbiamo quindi deciso di seminare un campo ancora più grande di quello che avremmo potuto ospitare. Sarà un campo diffuso distribuito in tutta Italia che coinvolgerà 20.000 studenti. Siamo convinti che l’agricoltura cura e la bellezza possa educare le nuove generazioni al rispetto della Madre Terra. I tulipani arriveranno nelle scuole. Questo fiore può nascere ovunque ci sia amore. Vi racconteremo quello che siamo e che facciamo, una vita spesa per gli altri. È arrivato il fango ma noi abbiamo i semi”.