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Organici scuola a chi tanto e a chi niente: quali sono i criteri?

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I prospetti della dotazione organica della scuola secondaria di  secondo grado, riferita all’organico di diritto delle varie province italiane, presentano in più di una scuola, e a volte a discapito di altre scuole della stessa provincia, delle evidenti anomalie. Di cosa si tratta? Stiamo parlando della composizione oraria delle cattedre di alcune scuole, che all’interno della stessa provincia, ricevono delle concessioni in termini di ore che ad altre scuole non vengono concesse. In buona sostanza vale la legge del “a chi tanto e a chi niente”.
Ma facciamo degli esempi concreti per capire meglio di cosa stiamo parlando. Nella scuola X di una data provincia vengono composte 5 cattedre di A051(italiano e latino) da 20 ore ognuna e un’altra cattedra sempre della stessa disciplina da 19 ore, inoltre nel prospetto della dotazione organica per l’anno scolastico 2014/2015 alla voce dati relativi alle cattedre, numero ore concesse compare il valore zero. C’è anche da aggiungere che pure un bambino delle scuole primarie sarebbe riuscito a comporre 6 cattedre da 18 ore con un residuo orario di 11 ore. Invece nella scuola Y della stessa provincia si concedono 21 ore e si possono fare cattedre inferiori alle 18 ore, consentendo la composizione 16 ore + 2 a disposizione.
Si tratta di un’anomalia ripetuta più volte in diverse province e per varie classi di concorso. Un’anomalia che fa contenti alcuni dirigenti ma ne fa imbestialire giustamente altri. Ma quali sono i criteri per concedere ad alcune scuole delle ore a disposizione e non concederle ad altre? E poi come mai in alcuni casi si compongono cattedre fino a 20 ore ed anche oltre, nonostante la circolare 34 sugli organici del primo aprile 2014, lo consenta solo ed unicamente allo scopo di salvaguardare situazioni di soprannumero?
Un’altra anomalia che salta agli occhi anche di chi è profano in tema di organici, è quella della concessione del numero delle classi prime. Anche in questo caso facciamo un esempio specifico. La scuola X ha avuto 150 iscritti alle prime classi, tra questi 150 c’è anche un alunno disabile, a tale scuola vengono concesse 5 prime da 30 alunni ciascuna. Nella scuola Y si sono iscritti sempre alle classi prime 135 alunni senza disabili, in questo caso vengono concesse 6 classi prime. Forse c’è qualcosa che non funziona a livello di composizione di organici? Probabilmente servirebbero controlli più efficaci anche per ragioni delicatissime come la sicurezza e la didattica.
Inoltre bisogna anche ricordare che la Flc Cgil ha notificato al Tar Lazio il ricorso contro la circolare n. 34/2014 del Miur relativa alla determinazione dell’organico del personale docente per l’a.s. 2014/2015, ritenendola lesiva dei diritti dei lavoratori e, più in generale, del diritto all’istruzione costituzionalmente garantito. Ci piacerebbe, in ragione di quanto esposto, raccogliere le testimonianze scritte di quello che succede in temi di dotazione organica nelle vostre scuole.
Potete scrivere se volete alla nostra redazione per denunciare tutte le anomalie che riscontrate nel vostro organico d’istituto.