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Orientamento, ecco a cosa servirà la piattaforma digitale unica per studenti e famiglie

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La scelta del percorso formativo e professionale costituisce un momento in cui il dialogo tra scuola, studenti e famiglia deve mantenersi aperto e costante. Nel solco di questo dialogo e nel contesto di una didattica declinata in senso orientativo, capace di personalizzare i percorsi di apprendimento e di favorire lo sviluppo delle competenze, le famiglie e gli studenti potranno contare, già a partire dall’anno scolastico 2023/2024, nella scuola secondaria, sulle figure del docente tutor e dell’orientatore.

Così il Ministero dell’Istruzione e del Merito introduce, sulla pagina dedicata ai docenti tutor, gli strumenti che famiglie e studenti avranno a disposizione per orientarsi nel passaggio tra un ciclo e l’altro.

Il MIM spiega che tutte le famiglie e i ragazzi potranno consultare una piattaforma digitale unica per l’orientamento che conterrà:

  • nel passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione, elementi relativi all’offerta formativa e i dati necessari per poter procedere a scelte consapevoli;
  • nel passaggio dal secondo ciclo all’istruzione post-secondaria, dati e informazioni riguardanti la distribuzione degli ITS Academy, dei corsi di laurea delle Università e delle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, dati sulla preparazione all’ingresso nei corsi di studio, dati statistici utili (ad esempio quelli prodotti da Almalaurea, Istat, Cisia);
  • nel passaggio formazione-lavoro, dati relativi sia alle professionalità più richieste nei diversi territori, sia alle prospettive occupazionali e retributive correlate ai diversi titoli di studio secondari e terziari (Università e ITS Academy) trasmesse a ciascuna scuola dal Ministero.

Nell’ambito degli strumenti per l’orientamento, ci sarà anche un E-Portfolio personale, uno strumento digitale innovativo attraverso il quale ciascuno studente potrà, con l’aiuto della scuola e dei docenti tutor, documentare il proprio percorso di studi e soprattutto le esperienze formative che gli hanno consentito di sviluppare e mettere a frutto le proprie competenze e i propri talenti.

Individuazione dei docenti tutor e orientatore

Fino alle ore 15 del 2 maggio 2023 i Dirigenti scolastici dovranno comunicare i nominativi dei docenti individuati quali tutor e orientatori da avviare ai percorsi di formazione. Per farlo, dovranno utilizzare la piattaforma “FUTURA PNRR – Gestione Progetti”, Area “Iniziative”, sezione “docenti tutor orientamento”.

Ricordiamo che con D.M. 63 del 5 aprile 2023 il MIM ha individuato i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo dei 150 milioni di euro destinati alle scuole del secondo ciclo di istruzione, ai fini della valorizzazione dei docenti chiamati a svolgere la funzione di tutor e di docente orientatore.

Con la successiva nota 958 del 5 aprile 2023 il MIM ha dato avvio alle iniziative propedeutiche all’attuazione delle Linee guida sull’orientamento per l’a.s. 2023/24, fornendo indicazioni per l’individuazione del personale interessato.

Le figure del docente tutor e quella dell’orientatore saranno attive a partire dall’a.s. 2023/2024, per consentire in via prioritaria l’avvio delle attività curricolari di orientamento destinate agli studenti delle circa 70 mila classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.

L’individuazione delle due figure avviene però già a partire da quest’anno scolastico, affinché il personale possa seguire l’apposita formazione di 20 ore.

Cosa farà il docente tutor

Avrà il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà e consentendo a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli.

Cosa farà il docente orientatore

Dovrà favorire le attività di orientamento per consentire ai ragazzi di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, nella consapevolezza dei diversi percorsi di studi e/o di lavoro e della varietà di offerte dei territori, del mondo produttivo e universitario.