Succede a Firenze dove si è avviata una sperimentazione condotta da Coldiretti Toscana e dall’Istituto per la Bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibe-Cnr) in collaborazione con Donne impresa Coldiretti, Affi (Associazione floricoltori e fioristi italiani) e AssoFloro nell’ambito di un protocollo siglato con l’Istituto alberghiero Saffi e con il sostegno della Regione.
L’obiettivo è quello di mettere piante nelle classi per ridurre l’inquinamento atmosferico e rendere la vita a scuola più piacevole e rilassante.
Esperimento sta dimostrando che l’introduzione di alcune specifiche varietà di piante da interno come la sanseveria, la chamadorea, la yucca, il ficus e la schefflera nelle aule scolastiche dove si svolgono regolarmente le lezioni, può migliorare sensibilmente la qualità dell’aria respirata dagli studenti e rendere gli ambienti più piacevoli e rilassanti e favorire la concentrazione, e dunque l’apprendimento.
In circa cinque mesi dall’avvio della sperimentazione, è stato spiegato, è stato rilevato che le concentrazioni di Co2, componente che causa il mal di testa e provoca un calo della concentrazione, sono crollate del 20%, mentre quelle delle polveri sottili Pm2,5 del 15%.