Poco più di un mese fa ha fatto davvero scalpore il caso della preside di una scuola della Florida, stato nel sud est degli Stati Uniti, che è stata costretta a dimettersi dall’amministrazione dell’istituto, la Classical School di Tallahassee, dopo aver mostrato delle immagini del David di Michelangelo agli studenti, considerate oscene da alcuni genitori.
La donna, che si chiama Hope Carrasquilla, come riportano La Repubblica e Il Corriere della Sera, oggi, 29 aprile, è stata accolta dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dalla direttrice della Galleria dell’Accademia fiorentina Cecilie Hollberg. Il primo cittadino aveva invitato la docente pubblicamente a visitare la città qualche giorno dopo la diffusione della notizia del suo licenziamento.
La preside rimane ferma nella sua posizione
“Si tratta della mia seconda volta, ci sono stata da bambina. Mi sono commossa per l’arte e la bellezza che c’è in ogni piazza, che puoi toccare”, ha detto. A quanto pare, per fortuna, la sua causa è stata sposata da un’altra scuola, dove ora sta lavorando. “Due giorni dopo il licenziamento, mi ha chiamato un dirigente di una altra classic school e mi ha detto ‘quello che è accaduto è una follia’; e la settimana dopo sono diventata consulente della scuola”.
“La Florida è un luogo importante negli Usa per certi equilibri. E la mia vicenda dimostra che serve equilibrio tra il ruolo dei genitori e quello della scuola e della educazione”, ha specificato, sottolineando quanto alla base della vicenda c’è stato l’atteggiamento dei genitori.
“Ai docenti va lasciata libertà”
La docente è stata ricevuta a Palazzo Vecchio, dove le è stata consegnata una pergamena di riconoscimento per il suo impegno per l’educazione. Ecco le parole di Nardella, scritte su un post su Facebook: “Poche settimane fa era stata costretta al licenziamento per aver osato mostrare ai suoi studenti il David di Michelangelo durante una lezione sul Rinascimento. Oggi riceve dalla città di Firenze un riconoscimento in nome dell’arte e della cultura. L’arte è civiltà e chi la insegna merita rispetto e riconoscenza”. “C’è un rischio di regressione culturale e ai docenti va lasciata la libertà”, ha sottolineato il primo cittadino.