C’è ancora tempo fino alle 23:59 del 18 maggio per la compilazione della domanda del personale Ata 24 mesi sulla funzione Polis. Nella diretta di ieri, 4 maggio, della Tecnica risponde live, si è parlato dei titoli validi da inserire nei vari profili Ata.
Il segretario nazionale e responsabile della contrattazione Ata Uil Scuola Rua Pasquale Raimondo ha parlato degli errori più frequenti riscontrati in sede di compilazione della domanda dando anche qualche consiglio utile agli aspiranti.
“Abbiamo riscontrato tutta una serie di anomalie, soprattutto dovute al fatto che la distanza informatizzata di 24 mesi non ha ricevuto in questi anni (l’informatizzazione parte dall’anno scolastico 2019/20) un aggiornamento delle varie casistiche, quindi molto spesso le difficoltà con cui ci scontriamo sono quelle riferite alla mancanza di domande che il sistema dovrebbe porre al fine di inserire questo o quel servizio.
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“Per esempio sulla legge 104 – continua Raimondo – abbiamo riscontrato diverse difficoltà che creano disorientamento tra gli aspiranti. La maschera riporta ancora la dicitura del referente unico mentre tutti noi sappiamo che il decreto legislativo 105 del 30 giugno 2022 ha innovato la normativa e quindi il referente unico non esiste, così come non è annoverato all’interno della pagina la figura del tutore legale. Quest’ultimo è considerato alla stregua dell’assistenza per i figli, quindi bisogna creare una domanda corretta. Il consiglio che possiamo dare è inserirlo all’interno dell’assistenza per il figlio ma poi andare a specificare nelle note che è stato inserito in virtù di una mancanza del sistema a rendere dichiarazioni in maniera corretta e puntuale, in modo da sfruttare la possibilità di inserire note per rendere l’amministrazione edotta di tutte le sfumature che possono essere oggetto di eventuale contenzioso”.
“Ci sono anche altre criticità – conclude Raimondo – come il servizio che non troviamo a fascicolo presente all’interno del sistema ma lo troviamo solamente per il modello B2 che è la richiesta di aggiornamento. Il lavoro grosso sta nella compilazione, e quindi la possibilità di produrre un errore risiede nel modello B1 che è invece la richiesta di aggiornamento”.