Una tenda piantata in piazza Leonardo da Vinci, di fronte al Politecnico, per protestare “contro gli affitti insostenibili”. Questa l’iniziativa di una studentessa di ingegneria ambientale, Ilaria Lamera, sostenuta da Terna Sinistrorsa e raccontata dalla giovane su Instagram. Lo riporta Ansa.
“Da anni a questa parte i costi degli affitti milanesi sono fuori portata. Vivere a Milano significa arrivare a spendere 600 euro (spese escluse) per una stanza singola – spiega Terna Sinistrorsa in un post – Nonostante la situazione sia ormai nota, e ci sia stata apertura da parte delle istituzioni, non sono ancora state previste delle misure in grado di rendere più accessibili gli alloggi milanesi. La Terna Sinistrorsa è decisa a fare le pressioni necessarie affinché le istituzioni pubbliche, dalla Regione al Governo, intervengano per sanare e risolvere la situazione”.
Come raccontato inizialmente da Charlotte Matteini su MilanoToday, Ilaria dopo la pandemia covid (e la ripresa delle lezioni in presenza) aveva cercato di trovare una stanza singola in città per evitare di fare la pendolare da Alzano Lombardo, nel Bergamasco, tragitto per il quale bisogna mettere in conto due ore d’andata e altrettante di ritorno. Ma si era trovata di fronte a offerte improponibili, a non meno di 700 euro al mese più le spese, oppure a prezzi un po’ inferiori per soluzioni in camere doppie, sempre ai limiti dell’angusto. Proprio di recente aveva trovato (per qualche mese) una camera a 600 euro, ma aveva comunque deciso di protestare contro un problema che affligge, come lei stessa ha detto più volte, non solo gli studenti, ma ormai anche i lavoratori.
La protesta si espande a Roma
Dopo che il caso ha avuto risonanza nazionale, con la studentessa che è stata contattata anche da Elly Schlein, la segretaria del Pd, e da Beppe Sala, sindaco di Milano, la protesta si è estesa anche a Roma. Nella serata di ieri, 8 Maggio, gli studenti e le studentesse della Sapienza, in solidarietà con Ilaria, hanno deciso di far luce sul problema della questione abitativa anche a Roma, piazzando delle tende per evidenziare la precarietà in cui riversano gli studenti dell’Ateneo.
“La situazione è ormai diventata insostenibile” afferma Leone Piva, il Coordinatore di Sinistra Universitaria, “avere una casa a Roma per uno studente è ormai un privilegio che pochi si possono permettere, e chi è più in difficoltà è costretto a lavorare in condizioni estremamente precarie per poter mantenere il costo di un affitto. Crediamo che il governo, invece di investire nelle residenze private, debba invertire la direzione in tema di politiche abitative, attuando delle manovre che riescano ad appianare i prezzi degli alloggi, rendendo La sapienza e Roma degli spazi che siano realmente a misura degli studenti.”
Le richieste degli studenti
“A Roma ci sono 40mila studenti fuori sede, il prezzo medio per una camera non scende sotto i 500 euro, è evidente ci sia un problema”, sostengono i ragazzi di Sinistra Universitaria, l’associazione che ha organizzato la protesta. Una decina di loro hanno dormito questa notte nella città universitaria, hanno tra i 19 e i 21 anni, molti sono fuorisede. “Sono qui perché quello degli affitti troppo cari è un tema che vivo in prima persona”, afferma Damiano al primo anno di Lettere e Filosofia, come riporta SkyTg24.
Gli studenti chiedono più investimenti, le rivendicazioni principali sono due: mettere un tetto agli affitti e aumentare i posti disponibili nelle residenze, “anche se in realtà vorremmo un cambiamento generale nell’atteggiamento delle istituzioni su questo tema, vorremmo sentirli più vicini”, sostengono i ragazzi, che intendono trascorrere anche la prossima notte in tenda, “pensiamo di rimanere a oltranza finché non avremo un’interlocuzione con la Rettrice, Antonella Polimeni, e con la Regione”, ha spiegato Piva.