Si tratta del secondo caso di cui si ha notizia in questi giorni di fine anno scolastico, mentre le scuole sono alle prese con scrutini, esami conclusivi e pagelle: a Palermo uno studente non si è assentato mai nel corso di quest’anno. Lo riporta PalermoToday.
Si tratta di uno studente che ha frequentato il primo anno in un liceo linguistico di Palermo. Il ragazzino non ha mai saltato nemmeno un’ora di lezioni e non è neanche mai uscito in anticipo o entrato in ritardo. Mai, quindi, un’ora di lezione saltata.
Il padre dell’alunno entusiasta
Si tratta di un vero e proprio record? Questo non ci è dato saperlo: probabilmente non si tratta dell’unico caso. Quel che è certo è che si tratta di una situazione anomala. Situazione di cui il padre dell’alunno si vanta, orgoglioso. “Ha profuso un grande impegno per ottenere questo risultato”, ha detto ai microfoni del giornale, allegando gli screenshot dell’app didUp famiglia che controlla le assenze a scuola che certificano quanto asserito.
Il caso del ragazzino palermitano è simile a quello della studentessa di Rieti che ha fatto addirittura una sola assenza a scuola in cinque anni, ricevendo un premio al merito dalla dirigente scolastica. La faccenda ha scatenato il dibattito, che ovviamente continua a infiammare il web: si tratta di qualcosa che effettivamente va premiato o che non conta più di tanto ai fini del rendimento? Giusto elogiare chi si distingue per la presenza assidua dimostrando di avere disciplina? O si tratta solo di casi fortuiti di ragazzi che non si ammalano mai in modo grave?
Merito o semplice dovere?
Ecco alcuni commenti scritti da utenti su Facebook:
- “Fortunato a godere di un’ottima salute. Far sentire sfigati chi magari ha problemi di salute non è segno di inclusività”.
- “Questo vuol dire che, magari, chi si assenta per malattia, è una da condannare”.
- “Quello che una volta era la (ovvia) normalità adesso diventa un merito? Povera scuola”.
- “Ha avuto la fortuna di non beccarsi neanche un raffreddore, e non è un merito, per il resto ha fatto il suo dovere. Capisco che in un tempo come il nostro la normalità dei comportamenti possano fare notizia ma cerchiamo di non enfatizzarli altrimenti si rischia di farli passare per eccezionali quando non lo sono”.
- “Dov’è il merito? O il demerito di chi ha fatto assenza per salute?”
- “Beatificare chi non è mai stato assente come se fosse chissà quale traguardo”.