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Scrutini, lite a scuola tra docente e dirigente: l’insegnante si sente male e finisce in ospedale

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Questi, per le scuole, sono giorni frenetici, tra esami, scrutini e pagelle. In una scuola di Monte San Biagio, in provincia di Latina, durante proprio alcune operazioni relative agli scrutini, ha avuto luogo una lite tra la dirigente scolastica e una docente, che ha avuto un malore tanto da ricorrere alle cure ospedaliere. A riportarlo vari giornali locali come Latinaoggi e Il Corriere della Città.

Il malore subito dopo la discussione

Le due donne avrebbero avuto uno scambio acceso davanti agli altri docenti e al personale scolastico poco dopo le 12 di ieri, martedì 13 giugno. La discussione, di cui non si conoscono ancora i motivi esatti, avrebbe avuto seguito dopo, in privato, in presidenza.

Sembra che, anche se le notizie sono alquanto frammentarie, l’insegnante abbia chiesto di far partecipare all’incontro i rappresentanti sindacali o almeno una collega; la dirigente sembra si sia opposta e abbia richiesto un confronto diretto solo tra loro due. Non si sa neppure se il malore sia dovuto effettivamente allo scambio di opinioni con la dirigente. Fatto sta che dopo l’incontro l’insegnante si è sentita male e i presenti hanno chiamato l’ambulanza.

La donna è stata sotto osservazione per sei ore

I sanitari sono accorsi e hanno trasportato la donna all’ospedale ‘Fiorini’ di Terracina, dove è stata sottoposta alle cure del caso, a causa di un forte stato di agitazione e palpitazioni. Una condizione per la quale i medici hanno ritenuto di trattenere la donna in osservazione per circa sei ore, prima di dimetterla e consentirle di tornare a casa. 

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LA REPLICA DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA DELLA SCUOLA DI MONTE SAN BIAGIO

Riceviamo e pubblichiamo la seguente richiesta di rettifica da parte della dirigente scolastica dell’istituto in questione:

Faccio riferimento all’articolo di cui all‘ oggetto, pubbIicato in data 14/06/2023, per rappresentarne tutte le inesattezze. In particolare:

  1. Tra la Dirigente e la Docente non é avvenuta alcuna accesa discussione, si è trattato di un breve scambio di battute inerente l’invito rivolto alla docente di recarsi in Presidenza per visionare e firmare un atto riservato, di sua competenza, trattandosi di sue stesse dichiarazioni in merito ad un accadimento scolastico accaduto alla sua presenza.
  2. Si specifica che la docente si rifiutava di recarsi in Presidenza sebbene, in quel frangente, non era impegnata in operazioni di scrutinio poiché in queIl’orario aveva già terminato le stesse;
  3. Si precisa, tra l’altro, che il Dirigente, assolutamente, non ha impedito all’insegnante di farsi accompagnare dalla docente RSU, bensì é stata quest’ultima a non volerla accompagnare;
  4. La sottoscritta, oltretutto, riferiva alla docente anche che poteva farsi accompagnare in Presidenza da altri colleghi di scuola già a conoscenza dei fatti se Io desiderava;
  5. La Dirigente non ha rivolto “avvisi” di alcun genere, eccetto raccomandarsi di tutelare il segreto d’ufficio, chiedendole di mantenere la riservatezza propria del ruolo di in merito alle ragioni della convocazione.
  6. Di contro, la docente, che non intendeva sottoscrivere le sue proprie dichiarazioni, ostacolando l’attività della Presidenza, rispondeva alzando il tono della voce nel corridoio, ed inducendo i presenti in allarme ed agitazione; facendo così, presupporre a tutti che la sottoscritta le avesse richiesto e/o riferito qualcosa di inappropriato;
  7. Pertanto, la docente prendeva visione dei documenti nell’atrio e veniva successivamente invitata dalla Dirigente a dirigersi in un un’aula appartata, non alla sua presenza, unicamente per tutelare la riservatezza dei documenti sottoposti alla Sua firma; nonché dell’istituto stesso e del personale ivi assunto, ma soprattutto degli alunni.