Enrico Galiano, dopo le migliaia di commenti ricevuti ad un post di qualche giorno fa, torna a parlare della vicenda del nove in condotta attribuito ad uno dei ragazzi responsabili di aver lanciato pallini con una pistola contro una docente. Episodio sul quale è intervenuto anche il Ministro Valditara.
E lo fa per spiegare il proprio pensiero: “Dare un voto alto in condotta a chi si rende responsabile anche di atti di una certa gravità può essere, a certe condizioni, una scelta educativamente giusta, tenendo conto che c’è già una denuncia penale in corso. Condizioni che qui non sembrano esserci, comunque. Per cui chi l’ha presa dovrebbe renderne conto. Non conoscendo però il caso specifico, preferisco non schierarmi.“.
Così riepiloga le principali obiezioni espresse dai più: “No, a qualsiasi latitudine, quali che siano le condizioni, chiunque siano i ragazzi e i loro pregressi, qualunque progresso possano aver fatto dopo, se hanno sparato dei pallini addosso alla prof il 9 in condotta è sbagliato sempre. Non ci sono se, non ci sono ma“.
Il professor Galiano però non ci sta e spiega: “Io comprendo benissimo questa linea, ma continuo a diffidare di una posizione così tranchant, poiché la mia esperienza mi dice che bisogna sempre valutare caso per caso e che esistono sempre eccezioni pronte a demolire le tue certezze. Questo perché il lavoro sul campo mi dice che, a volte, riconoscere un percorso è molto più efficace della mera sanzione disciplinare. Tradotto: a volte funziona, laddove i sei in condotta o la bocciatura possono fare peggio. Sarà un caso su cento? Può essere: ma sono casi che ho conosciuto personalmente. Ecco perché suggerisco di andarci piano“.
E conclude: “Davvero vi fa così arrabbiare che uno la pensi così?“