Una studentessa di origini cinesi di 15 anni, iscritta al secondo anno di un liceo classico di Treviso, è stata promossa con il massimo dei voti, 10, in tutte le materie. Lo riporta Il Corriere della Sera. Ecco cosa ha detto e quale è il suo segreto.
“La ragazza non eccelle solo perché capace di primeggiare in tutte le discipline a livello scolastico, ma anche come persona: sempre disponibile nei confronti degli altri, offre il suo aiuto volentieri e contribuisce a creare un bellissimo clima di classe”, così dice la preside dell’istituto.
“Sono felice ma non è stato facile”
“Sono molto felice dei risultati ottenuti, è stata una sorpresa. Ma non è stato facile, soprattutto perché sono molto esigente nei miei confronti, devo anche ringraziare la mia famiglia, che mi ha sostenuto nei momenti più difficili. Dedico molto tempo allo studio pomeridiano, ma questo non mi pesa, anzi mi piace molto imparare cose nuove. Poi il segreto è ascoltare i professori a lezione: così si fa poi meno fatica a memorizzare”, ha detto.
In realtà non c’è però nessun segreto, se non la passione per lo studio: “Io non ho nessun segreto, semplicemente ho sempre cercato di dare il massimo di me stessa e di impegnarmi. Studio con passione e mi interesso a ogni materia, perché so che queste nozioni mi torneranno utili in futuro”.
Ed ecco delle belle parole per i suoi docenti: “Sono molto grata ai miei professori, perché con la loro disponibilità hanno contribuito a darmi la spinta necessaria per continuare ad impegnarmi con costanza. In più non ci sovraccaricano di lavoro per casa, permettendoci così di avere tempo libero da dedicare alle passioni. Il merito va anche a loro, perché risulterebbe difficile capire la lezione se il professore non spiegasse bene. Io posso ritenermi fortunata da questo punto di vista”, ha concluso.
Sensazioni diverse rispetto a quelle dello studente bocciato
L’entusiasmo della studentessa può dirsi “speculare” alle sensazioni dello studente bocciato che ha scritto una lettera, amara, alla scuola, in cui ha espresso tutta la sua disillusione. “Cara scuola, sei riuscita a fare spegnere nel mio cuore il desiderio di imparare, mi hai fatto sentire sbagliato, mi hai brutalmente giudicato e non hai saputo tendermi una mano quando ti chiedevo aiuto. Io ti accuso, lo faccio qui pubblicamente e ti prego di fare una seria riconsiderazione su quello che è il tuo ruolo, stai distruggendo un’intera generazione. Vergogna”, questo un estratto dalla lettera.