Home I lettori ci scrivono Dirigenze scoperte, la soluzione c’è: reintegrare 30 dirigenti scolastici licenziati

Dirigenze scoperte, la soluzione c’è: reintegrare 30 dirigenti scolastici licenziati

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L’anno scolastico 2023/2024 inizierà in affanno per le scuole che rimarranno senza Dirigente scolastico. A fronte di circa 400 posti vacanti per i pensionamenti, si sommano 240 scuole in reggenza che si aggiungeranno a quelle sottodimensionate  e circa 30 posti lasciati liberi dai dirigenti scolastici destituiti. Dall’ultimo concorso bandito nel 2017 sono rimasti in graduatoria solo 160 futuri dirigenti. Ci saranno scuole che non avranno quindi un Dirigente scolastico con tutti i danni che ne conseguono.

La soluzione per colmare questa gravissima lacuna c’è: reintegrare immediatamente i 30 Dirigenti scolastici che sono stati licenziati, dopo essere stati assunti poiché inseriti nella graduatoria di merito come vincitori, avendo superato la prova scritta, la prova orale e l’anno di formazione e prova! Ma perché di fronte ad una tale carenza di DS si procede al loro licenziamento? Dirigenti che hanno esercitato la professione per diversi anni, che hanno prestato servizio senza demerito servendo lo Stato, in piena pandemia, lontani dalle famiglie, che poi sono stati vittime di una intollerabile ingiustizia? Il Comitato MeC esprime il suo dissenso poiché il concorso straordinario DS previsto dalla L. 14/23 di conversione del Decreto Milleproroghe, ha evidenziato numerose criticità in relazione allo schema di Decreto, come rilevato sia dal CSPI che dai sindacati UGL, CISL, UIL RUA e FLC CGIL. Nel decreto aver assimilato la posizione di coloro che hanno superato le prove concorsuali e aver svolto il ruolo di dirigente scolastico, con coloro che non hanno superato alcuna prova concorsuale è inaccettabile.

Se l’intento del MIM era quello di diminuire i contenziosi, crediamo che questa non sia la strada giusta. Inoltre ci sono contenziosi di altri dirigenti nelle medesime situazioni dei destituiti, che sono fermi al 2018 e che stanno beneficiando dell’immobilismo del Tar Lazio, che solo a distanza di cinque anni fissa le udienze di merito a settembre. Altra soluzione è stata trovata per 17 dirigenti scolastici siciliani che bocciati nel 2006 (bocciati anche nel corso concorso riservato), destituiti a seguito di sentenza negativa del CdS, sono stati destinatari di ben due emendamenti nel DDL 1114/2023 e in conversione del DL 44/2023, che li ha reintegrati addirittura nelle sedi di precedente titolarità. La Legge è uguale per Tutti? Noi Dirigenti destituiti siamo pronti ad entrare immediatamente in ogni scuola di qualunque ordine e grado poiché siamo stati formati ed abbiamo le competenze per farlo! I fatti lo hanno dimostrato poiché tutte le comunità in cui abbiamo operato hanno beneficiato del nostro lavoro e della nostra costante presenza.

Chiediamo con urgenza una soluzione equa e giusta che ci restituisca dignità e riconosca gli anni di servizio prestato. “Non c’è nulla di più ingiusto di far parti uguali tra disuguali”. La scuola a settembre ci aspetta.

Comitato MeC (Merito e Cambiamento)