Risultati soddisfacenti in inglese, seconda lingua, e in peggioramento in italiano, lingua madre: questo quanto fotografato dal Rapporto Invalsi 2023 presentato oggi, 12 luglio.
A commentare il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli: “È necessario reagire con velocità e determinazione per superare le criticità che l’INVALSI ha fotografato. Il documento ci dice chiaramente che il sistema scolastico è affetto da una patologia che si deve e si può curare a patto, però, di fare scelte coraggiose. Se davvero vogliamo modificare gli esiti di tale sistema esso va cambiato strutturalmente e radicalmente. Dobbiamo prendere atto che la didattica prevalente è ancorata a un paradigma metodologico gentiliano risalente a un secolo fa e che il modello organizzativo della scuola risale a una configurazione elaborata cinquanta anni fa”.
“La scuola opera sulle persone – prosegue Giannelli – accompagnandole e supportandole nel loro processo di crescita e di sviluppo. Si tratta, però, di un percorso di cui solo a distanza di tempo si vedono e si valutano i risultati. Investire sulla scuola, con modifiche radicali e incisive, significa generare, sul lungo termine, un elevato rendimento complessivo per la collettività”.