Contatto la vostra redazione per segnalare i fatti gravi che stanno caratterizzando le operazioni inerenti la preselettiva per l’ingresso al Tfa sostegno VIII ciclo di Unikore di Enna.
Il 7 luglio si sono svolti i test. È stato annunciato che i risultati sarebbero stati pubblicati il 14.
Il 14 nel primo pomeriggio viene pubblicato l’elenco degli ammessi, ma presenta il solo codice univoco in ordine alfabetico, senza menzionare i punteggi totalizzati da ammessi e non ammessi, né il voto minimo di ammissione. Questo metodo genera subito confusione e incertezza, è ben diverso dalla trasparenza adottata negli altri atenei che pubblicano l’elenco completo e numerato di tutti i partecipanti, con a fianco il voto e la dicitura ammesso/non ammesso. D’altra parte già qualcuno avanzava dubbi sulla congruità di alcuni quesiti, tuttavia, senza riscontro specifico sul proprio voto, sul voto minimo e sulla griglia delle soluzioni, non era possibile verificare.
In tarda serata, dalle 21 in poi di venerdì 14, cominciano ad arrivare le mail ad ogni candidato, con il test Cineca di controllo, che adotta come soluzione tutte le opzioni A + il test che ha svolto ogni candidato corredato a parte dalla griglia delle soluzioni. Il test di ogni candidato presenta domande e risposte in ordine differente rispetto al test di controllo, né evidenzia le risposte errate tantomeno il punteggio ottenuto. Il candidato, quindi, per sapere quanto ha totalizzato, deve fare il calcolo in autonomia confrontando la propria griglia col proprio test e poi col test di controllo… Sulla mail di accesso agli atti compare solo il voto minimo necessario per accedere allo scritto. Anche questo secondo step, quindi, appare molto farraginoso, di non immediata trasparenza e non si conosce il motivo che spinge a questo strano metodo.
Con il test di controllo è finalmente possibile verificare l’incontrovertibile incongruenza di 3 quesiti. Allego per comodità di verifica il test di controllo Cineca che ha adotta come soluzione tutte le A.
I quesiti incriminati sono:
Il n. 19 che presenta tutte e 5 soluzioni errate
Il n. 22 che presenta 2 soluzioni corrette anziché 1, ovvero la A e la E
Il n. 37 che presenta anch’esso 2 soluzioni corrette anziché 1, ovvero la A e la B.
Da questo momento partono a pioggia le segnalazioni a Unikore e a Cineca anche via Pec. Le medesime contestazioni avvengono a Università Mediterranea di Reggio Calabria, a Foggia, a Messina… E negli altri atenei che hanno adottato il medesimo test Cineca proposto a Enna. Tuttavia, incredibilmente, Cineca si intestardisce a riconoscere l’errore del solo quesito n. 37, malgrado l’evidenza oggettiva anche degli altri 2, con incontestabili riferimenti bibliografici e linguistici alla mano.
A quel punto, gli atenei si accontentano del passo indietro su 1 quesito. Ma, mentre gli altri atenei assegnano il punteggio aggiuntivo per il quesito e ammettono in sovrannumero chi raggiunge il punteggio minimo già dichiarato in precedenza, allargando di fatto la graduatoria già pubblicata, per non ledere i diritti già acquisiti di chi è stato dichiarato in graduatoria (afferma in un avviso Univ. Mediterranea di RC), Unikore decide di perseguire una strada diversa…
Infatti, in data odierna, a soli 2 giorni dalla prova scritta, Unikore comunica che viene assegnato 0,5 in più per un quesito “incriminato” a chi aveva risposto in modo errato (come se si annullasse il quesito per tutti) e SI RIFORMULA LA GRADUATORIA, ALLA LUCE DEI NUOVI PUNTEGGI. La conseguenza è che il punteggio minimo passa da 20 a 20,5, gli ammessi allo scritto si riducono di 46 unità e, a soli 2 giorni, chi era ammesso non lo è più! Inoltre, lo scritto slitta dal 21 al 25… Con conseguenti danni economici e logistici per i fuori sede che avevano già pianificato voli, pernotti e permessi.
Questo modo di gestire le graduatorie, i tempi, l’accesso agli atti farraginoso è regolare? Perché le altre università assicurano modalità più semplici, immediate e di estrema trasparenza?
È lecito e rispettoso dei diritti dei candidati modificare la graduatoria degli ammessi a posteriori? Per errori dell’ente che elabora i test? escludendo alcuni candidati, anziché ammettere in sovrannumero, dato che la selezione avverrà comunque allo scritto? Come se la responsabilità dell’errore fosse dei candidati e non dell’ente?
È ammissibile che di fronte a dei palesi ed inconfutabili errori nei quesiti proposti, tanto gli atenei quanto Cineca non si prendano la responsabilità di ammetterli tali errori? Senza fornire spiegazioni e riscontri plausibili?
È giusto considerare valida una prova preselettiva che, per decreto, deve contenere 60 quesiti, mentre 3 di questi sono errati? Non è una discriminazione di fatto tra chi ha avuto eque condizioni per concorrere, in altri atenei e in altri cicli, e chi invece concorre con condizioni diverse?
Per tutte queste ragioni, consapevole della tutela che la vostra redazione ha sempre offerto in tutela dei diritti e dell’equità, mi rivolgo a voi per fare chiarezza e accendere i riflettori su quanto sta succedendo.
Ringraziando anticipatamente, porgo
Cordiali saluti
Laura A. Nicolosi