Gli esami dei debiti formativi è giusto svolgerli a settembre o ad agosto? Oppure a luglio? Il dibattito si è “infiammato” lunedì 24 luglio, dopo la pubblicazione di un articolo su La Repubblica, in cui si riprendeva una nota del 13 giugno scorso relativa alle scadenze per le rilevazioni degli esiti degli scrutini e degli esami: in particolare, per la secondaria di II grado, per la comunicazione dell’esito degli studenti con sospensione di giudizio e del relativo credito scolastico le funzioni saranno riaperte dal 16 al 31 agosto.
Molti media hanno posto la questione in maniera scandalistica, facendo notare come gli esami di recupero dei debiti formativi non fossero più svolti, come al solito, a settembre, ma ad agosto. Si è anche discusso sugli effetti di questo cambiamento sulle ferie dei docenti, poiché il tempo per fruirle sarebbe davvero ridotto.
Da qui la nostra domanda ai lettori: gli esami per recuperare i debiti formativi, andrebbero svolti a luglio, agosto o a settembre?
PARTECIPA AL SONDAGGIO
All’interno troverai le seguenti domande:
Qual è il tuo ruolo?
- Docente
- Genitore
- Studente
- Altro
In quale luogo ti trovi attualmente?
- Nord
- Centro
- Sud
Quando andrebbero svolti gli esami per recuperare il debito formativo? (Rispondi se sei docente/genitore/studente/altro)
- Entro il 15-20 luglio
- Nell’ultima decade di agosto
- Tra il 1° e l’8 settembre
Se vuoi, spiega i motivi della tua scelta: (Rispondi se sei docente/genitore/studente/altro)
- I docenti hanno diritto a esaurire interamente le loro ferie senza condizionamenti
- A luglio e ad agosto le temperature sempre più elevate non sono compatibili con prove d’esame in ambienti privi di condizionatori
- Si deve permettere agli studenti che non superano l’anno dopo l’esame di avere il tempo di scegliere una nuova scuola
- Si deve evitare che il consiglio di classe che scrutinerà lo studente sia formato da docenti diversi, come potrebbe accadere dal 1° settembre
- Occorre dare la possibilità agli studenti di seguire dei corsi e studiare per un lasso di tempo adeguato
- Occorre permettere anche alle famiglie di fruire delle vacanze per tutto il periodo estivo
- Altro
Il chiarimento di Valditara
In realtà, come abbiamo spiegato, non ci saranno modifiche alla prassi ormai consolidata nelle scuole in merito ai cosiddetti esami di riparazione. A fare chiarezza è stato lo stesso Ministero dell’Istruzione e del Merito, con una nota stampa di ieri.
“La regolamentazione del 2007, risalente all’ex Ministro Fioroni, – ha scritto il Ministero – prevede il 31 agosto come data per verificare che gli studenti abbiamo recuperato i debiti scolastici; tuttavia in passato vi è sempre stata tolleranza fino alla prima settimana di settembre e comunque entro l’inizio delle lezioni. Come chiarito nella circolare trasmessa il 15 giugno dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, anche quest’anno la scadenza sarà prorogata fino all’8 di settembre”.
Il Direttore generale per i Sistemi Informativi e la Statistica, Ing. Davide D’Amico, aveva effettivamente trasmesso alle scuole un’ulteriore nota datata 15 giugno, in cui, a seguito delle “lamentele” avanzate dalle istituzioni scolastiche, ha reso noto che “sarà comunque possibile comunicare l’esito relativo alla sospensione del giudizio successivamente alla data del 31 agosto p.v., entro e non oltre l’8 di settembre p.v.”.
Quindi, in sostanza, nulla sarebbe cambiato: le scuole dispongono di una proroga fino all’8 settembre. Non è vero, quindi, che gli esami di riparazione dovranno essere svolti, tassativamente, entro il 31 agosto. Si tratta però di una eventualità del tutto possibile.
Questa la nota inviata dal Ministero a tutte le istituzioni scolastiche il 15 giugno relativamente agli esami di riparazione.
— Giuseppe Valditara (@G_Valditara) July 24, 2023
Una nota talmente chiara da non meritare ulteriori commenti. 1/2 pic.twitter.com/1Tkxv7HrM2