Una delle più importanti novità del rinnovo CCNL scuola 2019-2021 è quella dell’introduzione di nuove figure di sistema. Si tratta delle figure che saranno impegnate nelle attività di tutor, orientamento, coordinamento
e nel sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa funzionali allo sviluppo dei processi d’innovazione e finalizzati alla valorizzazione del lavoro d’aula e al miglioramento dei livelli di apprendimento. È necessario ricordare che l’introduzione dei tutor e degli orientatori è stata conseguenziale alla disponibilità dei fondi riferiti al PNRR e che prevede proprio l’introduzione di nuove figure con compiti legati all’orientamento e al sostegno degli studenti.
Cosa dice l’ipotesi di CCNL 2019-2021
Il nuovo CCNL scuola abroga l’art.31 del vecchio CCNL scuola 2006/2009 e al suo posto introduce l’art. 46 su ricerca e innovazione. In tale norma si specifica che in sede di contrattazione collettiva integrativa nazionale di cui all’art. 30, comma 2, lett. a) (Livelli, soggetti e materie delle relazioni sindacali) saranno definite modalità e criteri di utilizzazione di tutti gli eventuali finanziamenti aggiuntivi destinati al personale impegnato nelle attività di tutor, orientamento, coordinamento e nel sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa funzionali allo sviluppo dei processi d’innovazione e finalizzati alla valorizzazione del lavoro d’aula e al miglioramento dei livelli di apprendimento.
Apposito CCNI per tutor e orientatori
In sede di contrattazione collettiva integrativa nazionale di cui all’art. 30, comma 2, lett. a) (Livelli, soggetti e materie delle relazioni sindacali) saranno altresì definite modalità e criteri di utilizzazione di tutte le eventuali risorse aggiuntive destinate al personale delle scuole che, sulla base di valutazioni oggettive operate dal sistema nazionale di valutazione, tengano conto delle condizioni iniziali di contesto finalizzate all’elevazione degli esiti formativi.
Non saranno coinvolti tutti i docenti
La figura del docente tutor, orientatore e coordinatore, non è assegnata a tutti i docenti, ma solamente ad una parte minima degli insegnanti facente parte dell’organico dell’autonomia. In una scuola in cui ci sono circa 150 docenti, solo una trentina di docenti potranno svolgere la funzione del docente tutor. Come suddetto, gli eventuali finanziamenti riservati alle attività dei docenti tutor, saranno utilizzati con modalità e criteri che verranno definite a livello nazionale da un’apposita contrattazione integrativa tra la delegazione costituita dal MIM e i rappresentanti
nazionali delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del presente CCNL.