La mancanza di rispetto delle regole da parte degli studenti va sanzionata. Lo ha detto qualche giorno fa il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, secondo il quale il voto in condotta “farà media alle medie, ma soprattutto con il sei in condotta si verrà rimandati a settembre e si dovranno studiare i valori di cittadinanza”. Inoltre, sempre per il numero uno del Mim lo studente che avrà preso “dai tre giorni in su di sospensione svolgerà lavori socialmente utili in realtà come ospedali, mense per anziani, Caritas, per imparare i valori della solidarietà, per capire quanto conta stare in una comunità”.
Niente sconti a chi denigra i compagni di classe
La linea del rigore non è stata sposata solo dal ministro dell’Istruzione, ma anche da altri parlamentari.
C’è chi, anzi, sembra andare ancora oltre. Come il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Istruzione: commentando la vicenda della ragazzina bullizzata per un anno dai compagni di classe a Latina: “tre bulli hanno insultato, denigrato, umiliato una ragazzina, chiamandola addirittura ‘Ebola’ – dichiara l’on. Sasso – : un caso che a febbraio suscitò molto scalpore che però evidentemente non è servito a molto, perché i protagonisti non hanno subìto alcuna punizione degna di questo nome e sono stati anche promossi”.
Che genitori hanno?
Secondo il leghista, “questi delinquenti andavano bocciati. C’è da interrogarsi su che tipo di genitori siano, poi, quelli che si sono opposti alla ‘pena riparativa’ dei lavori socialmente utili per i propri figli colpevoli”.
Quindi, l’ex sottosegretario all’Istruzione sulla severità da adottare nei confronti dei ragazzi bulli arriva a “superare” il ministro Giuseppe Valditara: “Faremo in modo che con un 7 in condotta il bullo di turno (come minimo) debba ripetere l’anno“, chiosa l’on. Rossano Sasso.