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Taxi gratis discoteca, Crepet: “Genitori d’accordo? Pusher dei figli, pretendono che paghiamo per la loro incapacità educativa”

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Parole durissime quelle dello psichiatra Paolo Crepet a proposito della sperimentazione, voluta dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, di fornire dei taxi ai ragazzi che, dalle discoteche, hanno bisogno di tornare a casa, magari in piena notte e avendo bevuto qualche bicchiere di troppo.

L’esperto non le ha mandate a dire, commentando così qualche giorno fa a Il Fatto Quotidiano: “Un Governo serio non può proporre taxi gratis per chi beve in discoteca. Ho chiesto lumi anche al Governatore del Veneto, Luca Zaia che stimo seriamente ma non mi ha risposto: è forse imbarazzato per l’iniziativa del suo leader Matteo Salvini?”, ha esordito.

“Idea offensiva”

“L’idea di per sé è quasi offensiva per la signora che deve fare la chemio e deve pagarsi il taxi. Tutto il resto è roba da osteria. Il messaggio è chiaro, ubriaconi di tutto il mondo unitevi, per fare la parodia di Marx. Vorrei capire la ratio, siamo noi a dover pagare questi taxi”, ha riflettuto Crepet, facendo notare quelle che per lui sono forti contraddizioni.

“Si fanno tagli sulla salute, alle scuole, poi a qualcuno viene l’ideona di pagare il taxi a una famiglia che ha la Porsche sotto il sedere“, ha aggiunto.

Crepet, come d’altronde fa spesso, ha attaccato i genitori, soprattutto quelli che si sono detti favorevoli alla proposta di Salvini: “Tutti i genitori sono d’accordo? Io che riempio le piazze, mi chiedo fuori dall’ironia: cosa ci vengono a fare ad ascoltarmi se questo è il risultato? Se leggessero davvero i miei libri, riderebbero di fronte a queste cose. Mi interessa parlare non solo del proponente ma del silenzio compromettete del genitore che fa il pusher nel dare cento euro al figlio sapendo che vanno in Spritz e quant’altro e pretende che paghiamo la sua incapacità educativa”.

I tweet contro Salvini

Nel frattempo in moltissimi hanno fatto polemica sui social contro il leader della Lega, accusandolo di usare i soldi pubblici per fornire un servizio a chi intende ubriacarsi in discoteca, senza preoccuparsi delle moltissime conseguenze di comportamenti del genere, non riducibili solo agli incidenti stradali. Molti preferibbero vedere i soldi delle proprie tasse investiti nella scuola. Ecco alcuni dei messaggi inferociti:

“Per scuola, istruzione, formazione, non ci sono mai i soldi, ma per pagare i taxi a chi si ubriaca in discoteca, si trovano subito”.

“E se invece i soldi (perché mica lavorano gratis i taxi) venissero investiti in ‘educazione ed informazione’ già dalla scuola media? Non sia mai, mettiamo sempre in area confort i ragazzi..UBRIACATEVI!! Che tanto ti porta a casa Salvini”.

“Quindi con le mie tasse piuttosto che finanziare la scuola pubblica, Lei preferisce offrire il taxi a quattro ragazzotti ubriachi. Ottimo messaggio per chi paga le tasse e per l’immagine che si dà dell’alcol. Bravo Salvini!”.

“Salvini può pagare tutti i taxi che vuole. Di tasca sua, però!! I soldi delle mie tasse li voglio vedere nella sanità e nella scuola, non buttati per portare a casa bambocci viziati e scemi!”.