Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha parlato dei temi del momento, legati all’inizio della scuola, su ‘Repubblica’.
Il Ministro ha parlato di Caivano e di Agenda Sud: “L’11 ottobre tornerò lì con 20 docenti in più e le novità dell’Agenda Sud, il più importante piano mai fatto per rilanciare la scuola nel Mezzogiorno: 256 milioni per potenziare l’offerta formativa in 2mila scuola. In 245 di queste faremo 10 interventi di rilancio, ovvero più docenti più formazione per contesti difficili, più tempo scuola, sport, teatro, mense, palestre, laboratori. Oltre ai 25 milioni del decreto Caivano e un miliardo in più di fondi Pon”.
“Dal 2024 poi con il Piano estate – spiega Valditara – le scuole saranno aperte per ripasso, sport, lingue, musica e l’adesione per studenti e docenti sarà volontaria”.
Voto in condotta, riforma punitiva?
Altra riforma è quella del voto in condotta, su cui è sorta la polemica che ha coinvolto la Flc Cgil, i comitati degli studenti e il ministro Salvini: “Credo sia un segnale importante per responsabilizzare i ragazzi, farli sentire parte di una comunità e sviluppare il senso di solidarietà. Chi compie atti di bullismo non sarà allontanato ma svolgerà attività di cittadinanza solidale in ospedali, mense per poveri, case per anziani. Con il 6 in condotta si viene rimandati a settembre per un esame di riparazione sui temi della cittadinanza e della Costituzione”.
Istruzione tecnica e professionale, la svolta
La intende così il Ministro che spiega come il percorso sarà di 4 anni più 2 di Its uniti in filiera. Metteremo insieme professionisti dei vari settori e potenzieremo l’alternanza scuola-lavoro. L’istruzione dev’essere concepita sempre più come un abito sartoriale cucito sullo studente. I docenti tutor faranno emergere le abilità degli alunni, gli insegnanti disciplinari le potenzieranno e i docenti orientatori raccoglieranno le potenzialità del territorio e le porteranno a conoscenza di scuola e famiglie”.