I contagi da Covid sono in aumento. Ad affermarlo anche il ministro della Salute Orazio Schillaci che ha anche avvisato sull’arrivo dei nuovi vaccini entro la prossima settimana.
Con l’inizio della scuola ormai in tutta Italia, c’è però da capire cosa si intende fare con i positivi asintomatici. Su ‘La Repubblica’ si parla di “rebus mascherine a scuola” e si attendono indicazioni a breve. Il contesto non è certamente quello degli anni scorsi, la malattia al momento è blanda, ma è chiaro che bisogna prevenire eventuali rischi.
Il quotidiano si chiede cosa succede se un ragazzo contrae il virus da asintomatico. Si manda in classe con la mascherina o si lascia a casa? Polemiche immaginabili in entrambi i casi.
Secondo il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli si attendono indicazioni dai medici. Anche se non piacerà, gli studenti interessati staranno in classe con la mascherina. È una misura che serve a ridurre il contagio e quindi va accettata.
Secondo il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive Massimo Andreoni è invece inevitabile che lo studente asintomatico resti a casa e dopo cinque giorni può ritornare a scuola. Gli asintomatici sono tanti in giro – secondo l’infettivologo – ma una volta ufficializzata questa condizione non si può far finta di nulla, specie in caso di contagio su un compagno o su un docente, magari fragile.
Sempre ‘La Repubblica’ illustra anche il parere di uno psicoterapeuta dell’età evolutiva dell’Università di Milano, Alberto Pellai, che invece è contrario a lasciare a casa l’alunno. Se il Covid è paragonabile alle influenze, allora non è giusto chiedere il tampone e bloccare l’accesso a scuola. Se poi i virologi diranno che torna l’emergenza, allora cambierà tutto.
Infine il pensiero degli studenti, che hanno vissuto in prima persona le emergenze di questi anni tra Dad, mascherine e tutto il resto. Secondo la Rete degli studenti medi la Dad non deve tornare neanche per gli asintomatici. Devono essere le autorità sanitarie a decidere, ma tra restare a casa e indossare la mascherina in classe, di certo, meglio quest’ultima ipotesi.