Una storia intricata su cui occorre ancora fare luce. Come riporta Quotidiano Nazionale, uno studente ha accusato il proprio docente di averlo morso ad un braccio in classe per punizione. La versione dell’insegnante, però, è ben diversa.
Tutto sarebbe avvenuto durante la scorsa primavera, in una classe prima di una scuola media di Brescia. Il prof, che insegna italiano, intorno ai cinquantacinque anni, era stato trasferito da poco nell’istituto in questione. Il ragazzino, invece, all’epoca aveva 11 anni.
Allerta caldo scuola, posticipare l’inizio dell’anno scolastico a fine settembre? Partecipa al sondaggio
La ricostruzione del giovane
Secondo il racconto del giovane il professore avrebbe perso le staffe dopo una condotta non proprio esemplare dell’alunno. Stando allo studente (e ad un compagno di classe testimone), il ragazzo si è alzato, ha lasciato il suo posto e si è avvicinato alla lavagna. Invitato a tornare al banco, l’allievo ha fatto dietrofront e si è risieduto. È stato allora che l’insegnante lo avrebbe inaspettatamente addentato a un braccio, appena sotto la spalla, lasciando lui e il compagno di stucco.
La vicenda ha fatto subito il giro della scuola, è scattata la telefonata ai genitori dell’11enne, portato in lacrime al pronto soccorso, da cui è poi stato dimesso con una prognosi di una settimana. Con in mano il referto medico che attesta la lesione da morso e la fotografia della stessa, la famiglia del giovane è andata dai carabinieri. Il caso è finito così in procura.
La difesa del docente
L’insegnante è ora sotto inchiesta per lesioni. Quest’ultimo si è difeso, sostenendo di essere involontariamente scivolato addosso al ragazzo, a cui non intendeva fare alcun male, e di non averlo insomma morsicato di proposito.