“Fino al 31 dicembre 2023, è autorizzata la spesa di 55,6 milioni di euro al fine di consentire il tempestivo pagamento dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico”: l’autorizzazione è riportata nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 27 settembre.
La cifra dovrebbe permettere il pagamento di oltre 10mila insegnanti e unità di personale Ata assunti per brevi periodi (in caso, ad esempio, di malattia del titolare oppure fino alla stipula del contratto annuale o al termine delle lezioni) in questi giorni di settembre e di inizio di anno scolastico.
“L’adozione di questa misura, che integra l’insieme di azioni migliorative delle condizioni economiche di tutto il personale scolastico, è una ulteriore conferma della costante attenzione che vogliamo rivolgere ai lavoratori della scuola”, ha commentato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Lo stesso numero uno del dicastero bianco, poco prima di Ferragosto aveva risposto ai sindacati, in particolare al leader della Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile, che lamentavano l’eccessivo ritardo per il pagamento dei compensi ai supplenti che nell’anno scolastico 2022/2023 hanno sottoscritto contratti a tempo determinato direttamente con gli istituti scolastici.
“Il segretario D’Aprile – disse Valditara in quell’occasione – dovrebbe ben sapere che abbiamo avviato un percorso, proprio grazie al piano di semplificazione, per risolvere le criticità e i conseguenti ritardi nei pagamenti degli stipendi dei docenti precari, criticità e ritardi cronici che abbiamo ereditato”.