Continua al Parlamento il non facile cammino del disegno di legge di riforma degli organi collegiali della scuola.
Dopo quasi trent’anni da quelli emanati nel 1973/74, dietro la spinta della contestazione e dell’enfasi della gestione collegiale della scuola, dimostratasi non sempre funzionali agli interessi e all’efficienza/efficacia della scuola, il progetto di riforma è tornato al centro di un acceso dibattito politico tra la maggioranza governativa e le opposizioni e all’interno delle stesse forze componenti la maggioranza.
E’ stato approvato, giovedì scorso dalla 7ª Commissione della Camera dei Deputati, un nuovo testo di disegno di legge di riforma degli organi collegiali che rivoluziona quello originario presentato dal centrodestra nel novembre scorso e che aveva come primo firmatario l’On. Ferdinando Adornato. Il nuovo testo andrà subito in aula per la discussione e l’approvazione.
Rispetto al testo originario gli organi di gestione della scuola risultano molto più snelli e tutti poggiati sul principio della maggioranza.
Scompare il Consiglio di Amministrazione che tante polemiche aveva generato nel mondo della scuola e in quello politico. Al suo posto è stato creato il Consiglio della Scuola con compiti di programmazione e di indirizzo generale di tutte le attività dell’istituto scolastico. Dura in carica tre anni, è composto da undici membri tra cui il dirigente scolastico che è presieduto dal dirigente scolastico.
Il Collegio dei Docenti ha compiti e responsabilità didattiche e professionali. Elabora il piano dell’offerta formativa. Può articolarsi in sezioni. È presieduto dal dirigente scolastico.
Sono stati creati due organi di valutazione: della scuola e degli alunni. Il primo, il Nucleo di Valutazione dell’Istituto, è chiamato a verificare l’efficacia e l’efficienza della scuola. Di esso fanno parte il ‘garante dell’utenza’, preposto istituzionalmente alla tutela dei diritti degli alunni e delle famiglie, un docente ed un esperto esterno nominato dal consiglio della Scuola. L’altro, è chiamato a valutare, alla fine dell’anno e periodicamente, il rendimento e il comportamento degli alunni secondo quanto sarà stabilito dal regolamento dell’istituto e, è auspicabile, in stretta relazione con quanto sarà svolto dal Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema d’Istruzione.
Significativa pure la funzione attribuita al dirigente scolastico. È il rappresentante legale della scuola e il responsabile di tutta la gestione organizzativa e finanziaria della scuola. Convoca, definisce l’ordine del giorno e presiede il collegio dei docenti.