Sembra che gli insegnanti debbano lavorare gratis oltre ogni limite, questo è il sentimento che circola nelle sale docenti delle scuole italiane, dopo avere appreso che i prossimi esami di Stato saranno effettuati dagli stessi docenti interni, e a quanto pare, senza alcun compenso aggiuntivo.
Nella prossima legge di stabilità 2015 si sta pensando di modificare l’Esame di Stato a partire già da quello del prossimo giugno 2015. Le commissioni per l’esame finale del percorso di studi, saranno composte da sei docenti tutti appartenenti allo stesso Consiglio di classe che agli scrutini di fine anno scolastico ammette i propri studenti a sostenere l’esame di Stato.
A conti fatti il Miur risparmierebbe 147 milioni di euro l’anno, e i commissari interni designati dovranno svolgere le attività di esame gratis et amore Dei.
Una decisione frettolosa, quella attuata dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, dettata dal bisogno di risparmiare risorse economiche. Ancora una volta si torna alla costituzione delle commissioni degli esami di maturità con soli membri interni, novità già introdotta ai tempi della ministra dell’Istruzione Letizia Moratti, e poi cancellata dal responsabile del Miur Beppe Fioroni, ma questa volta si toglie oltre che la figura del commissario esterno anche la pur misera retribuzione del commissario interno. Solo il presidente esterno, ed unico per ogni due classi, sarà retribuito per la sua funzione. Questa notizia della riforma dell’esame di Stato, che ormai ha preso il carattere dell’ufficialità, anche se la legge di stabilità 2015 è ancora in bozza e deve passare tutto l’iter parlamentare, sta creando molte polemiche fra i docenti delle scuole secondarie di secondo grado e che soprattutto insegnano in una classe terminale. Le reazioni di questi docenti sono stizzite, indignate ed anche minacciose. Si tratta di minacce bonarie ovviamente, del tipo: “Se mi obbligano a fare il commissario interno senza riconoscermi alcuna retribuzione, allora penso che tra giugno e luglio mi curerò tutti i malanni che non mi sono potuto curare durante l’inverno”.
C’è poi il docente arrabbiato che manda tutte le imprecazioni possibili ed immaginabili a Renzi e Giannini. Mentre gli insegnanti sono scontenti e recriminano contro quello che è considerato un provvedimento sbagliato, il governo tira dritto per la sua strada, senza ascoltare il dissenso sindacale, preparando tutte le circolari applicative del prossimo esame di Stato che vedrà i commissari interni lavorare gratis et amore Dei.