Si parla ancora del caso relativo alla scelta di una docente di lettere di un liceo di Brindisi di far leggere, in classe, nelle ore di Educazione Civica, il libro del generale Roberto Vannacci, “Il mondo al contrario”, da più parti bollato come razzista e omofobo.
Il sarcasmo del senatore Scalfarotto
Come riporta Fanpage.it, il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto ha commentato su Twitter: “Pare che in un liceo della provincia di Brindisi si sia deciso di adottare come libro di testo lo scritto omofobo e razzista scritto da Vannacci. L’obiettivo è quello di lavorare sulla libertà di pensiero, dicono le autorità scolastiche. Capisco. Immagino che per il prossimo anno scolastico, per il corso di perfezionamento, si passerà direttamente alla lettura del Mein Kampf di Adolf Hitler”.
Scalfarotto ha annunciato di aver presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “Nel frattempo io ho presentato un’interrogazione al ministro Valditara, anche per capire se qui non si stia violando l’art. 604 del codice penale che punisce “con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico”.
I chiarimenti della dirigente
Ad un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera la preside del liceo ha difeso la docente: “Il libro del generale Roberto Vannacci sarà anche divisivo e ha spaccato l’opinione pubblica, ma gli studenti della professoressa si erano incuriositi e, soprattutto, avevano capito lo scopo di questo lavoro che io approvo”.
Ecco come è venuta a conoscenza della faccenda: “Da me è venuto un genitore che ne voleva sapere un po’ di più, ma senza far polemica. Allora sono andata in classe e ho parlato con la docente per capire i motivi della scelta. Ho visto che i ragazzi erano concordi con lei anche perché potevano trattare argomenti inseriti nel libro di Educazione Civica. Nel percorso scolastico avevano già lavorato su altre notizie di cronaca, avevano lavorato su articoli di giornale approfondendo altri aspetti che permettono di discutere in classe. Ho parlato con loro e mi sono resa conto che avevano capito lo scopo e lo spirito della scelta”.
“La docente ha ritenuto che fosse un buon modo di aiutarli anche a prenderne le distanze, sempre nella correttezza dell’esposizione del testo, anche della satira, per far capire che ci sono diversi aspetti per affrontare determinati argomenti e gestire le notizie”, ha aggiunto.
Ecco anche alcuni chiarimenti: “I ragazzi non hanno dovuto comprare il libro, come tutti i giovani frequentano i social e hanno trovato il modo di procurarselo”.