Ciononostante, secondo una ricerca recente di Modis, il 22% delle posizioni aperte non trova candidati. Più della metà dei neoassunti sono residenti al Nord e meno del 20% sono donne. Nel resto d’Europa non va molto meglio, a parte casi in controtendenza come il Belgio. Non solo: la tendenza è quella di un calo degli iscritti alle facoltà tecnologiche.
Per citare altri istituti di ricerca, Idc stima che entro il 2015 un buon livello di competenze digitali sarà richiesto per la quasi totalità delle posizioni di management, mentre la Commissione europea calcola che ci siano attualmente 900 mila posti di lavoro che non vengono occupati perché mancano le competenze digitali.
L’obiettivo della Grand Coalition for Digital Jobs è la creazione di una piattaforma di comunicazione europea sul tema delle competenze digitali che riunisca il maggior numero di stakeholder pubblici e privati e lo sviluppo di azioni congiunte pubblico-privato per ampliare la consapevolezza sul valore delle competenze digitali in termini opportunità occupazionali e di carriera.
Le ultime statistiche dell’Ocse sulla scuola italiana e il suo grado di innovazione digitale non lasciano dubbi:
sei computer ogni 100 studenti rispetto ad una media europea di 16, portando l’Italia davanti solo a Romania e Grecia. La percentuale di studenti iscritti ad istituti scolastici dotati di apparecchiature con tecnologia di alto livello e con connessione ad internet a banda larga è del 6% rispetto ad una media europea del 37%. Nella stragrande maggioranza dei casi le scuole italiane non sono digital ready.
L’aumento esponenziale del cosiddetto “internet of things” sta determinando un uso pervasivo del web, da cui l’indispensabilità di fornire strumenti formativi adeguati a studenti e lavoratori. Per questo motivo la Commissione Europea ha indetto il bando eSkills for Jobs 2014, dopo l’esperienza delle eSkills weeks del 2012.
Il bando è stato aggiudicato a DigitalEurope, l’associazione europea che raccoglie le maggiori imprese dell’ICT e le singole associazioni nazionali di settore. Per l’Italia, il coordinatore è ANITEC, l’Associazione Nazionale Industrie Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo, cofondatrice di Confindustria Digitale.