Home Politica scolastica Il sottosegretario Toccafondi contestato a Cagliari

Il sottosegretario Toccafondi contestato a Cagliari

CONDIVIDI

“Siamo qui per protestare e far sentire la nostra voce”, hanno detto gli studenti e nello striscione si legge: “La scuola non si paga e non si vende”. E poi le richieste: “reddito, democrazia, istruzione gratuita”.

Una contestazione per protestare contro i tagli all’istruzione e il caro scuola, mentre il sottosegretario, ripete: “Non è una riforma della scuola calata dall’alto, riceviamo migliaia di e-mail e sono arrivati già 40 mila interventi scritti per costruire insieme questo percorso. È la strada giusta”.

“Una volta terminata la fase dell’ascolto – ha aggiunto Toccafondi – arriveremo alla parte normativa. Una risposta ai ragazzi che contestano? Possono criticare, anche aspramente, ma è importante che ci diano una mano a costruire questa nuova scuola”.

Alla manifestazione hanno partecipato scuole e insegnanti arrivati da diverse zone della Sardegna: gremita la sala del Palazzo dei Congressi della Fiera.

All’esterno protesta pacifica degli studenti, e poi fischi in sala quando dal palco è stata annunciata la mancata presenza al convento della ministra dell’Istruzione Stefania Giannini. 

Tuttavia Toccafondi conferma: 150 mila insegnanti assunti a tempo determinato per la stagione 2015-2016 prelevati dalle graduatorie ad esaurimento. E oltre 40 mila docenti entreranno nel triennio successivo in aula per concorso.

“Nella legge di stabilità – ha spiegato – i soldi, un miliardo, per le immissioni e per l’alternanza scuola lavoro ci sono. Lo facciamo per dare una possibilità in più ai ragazzi. Perché la scuola è fatta per i ragazzi. Con i concorsi per il successivo triennio diamo anche un segnale in più ai precari più giovani, ai Tfa. Ma con un punto fermo a scuola si entra per concorso”.