Cresce il consenso degli italiani per il premier Matteo Renzi. Risulta modesto ed in calo quello per il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. A rilevarlo è l`ultimo sondaggio realizzato da Datamedia Ricerche, istituto diretto da Natascia Turato, per Il Tempo.
Dalle interviste risulta che la fiducia nel premier Renzi aumenta di 2 punti percentuali, passando dal 50% al 52%. Rimane invece stabile quella per il Governo che si attesta al 48%. Fra i componenti dell’esecutivo, al primo posto Graziano Delrio con il 47%.
Agli ultimi posti, a pari merito, vi sono cinque ministri, tutti al 17%: si tratta di Angelino Alfano, Dario Franceschini, Federica Guidi e Maria Carmela Lanzetta. E, appunto, il ministro Giannini. Che perde anche 1 punto percentuale rispetto al mese scorso.
Pur trattandosi di un sondaggio, con tutti i limiti di attendibilità che comporta, il risultato sembrerebbe bocciare la politica in materia scolastica adottata dal ministro Giannini. Il quale, peraltro, è da alcune settimane impegnato in prima persona nella presentazione della ‘Buona Scuola’, in giro per diverse città. Ma, almeno a leggere i risultati delle interviste di Datamedia, i risultati di questo sforzo sinora non si vedono.
Tra i componenti della squadra di Governo il primo posto se lo aggiudica il sottosegretario Graziano Delrio che, a differenza del mese scorso però, perde un punto percentuale passando dal 48% al 47%. Sul podio un tris di donne: al secondo posto a pari merito al 45% Maria Elena Boschi, al dicastero delle Riforme e Federica Mogherini, agli Esteri.
Mogherini a differenza della sua collega in un mese ha visto però aumentare il suo grado di fiducia di 2 punti percentuali, dal 43% al 45%. Medaglia di bronzo per il ministro della Difesa Roberta Pinotti che invece perde il 3%, passando dal 46% al 43%.
Il sondaggio ha esplorato anche le intenzioni di voto: ebbene, il primo partito resta il Pd che guadagna 1 punto percentuale, rispetto la scorsa settimana, dal 40% al 41%. La seconda forza politica rimane il Movimento 5 Stelle, che passa dal 20,3% al 20,8%. Stabile al terzo posto Forza Italia, ferma al 13,5%.