Credo di avere una spiegazione in risposta all’articolo “solo sesso virtuale per un giovane su tre”: il troppo stroppia o – per dirla con la filosofia – è il meccanismo di contrasto dialettico con relativa tensione e rovesciamento negli opposti.
Sono nato nel 1959, periodo in cui la morale corrente (quella della verginità prematrimoniale, per intenderci) cominciava a scricchiolare e gradualmente si preparava la rivoluzione sessuale, sfociata poi nel ’68. E per la legge della – esagerata – compensazione (prima niente poi troppo) il sesso da carente è diventato eccedente. Per ogni problema la risposta era il sesso. Esempio? A 17 anni soffrivo d’insonnia e una neuropsicologa da me consultata mi prescrisse sesso sesso sesso, per liberarmi dalle miei inibizioni e frustrazioni e poter finalmente dormire bene, a 17 anni…
E così, come per tutte le cose, si prescriveva e si faceva sesso fino alla nausea. Così a un certo punto più di qualcuno si è stufato anche del troppo sesso. E ora si corre il rischio di esagerare dalla parte opposta. Morale: la ricerca del famoso giusto mezzo è compito arduo.
Daniele Orla