Professori finalmente. Ma senza una cattedra. Continua in Parlamento la battaglia del M5S per chiedere chiarimenti sui vincitori del Tfa, il canale di abilitazione che ha sostituito (malamente) le vecchie Ssis.
Un percorso selettivo, costoso, gestito in maniera indecente dalle università. Sono le parole di Silvia Chimienti in un suo intervento alla Camera di qualche giorno fa. Centinaia di migliaia di aspiranti per un numero esiguo di posti.
Ma il vero paradosso è un altro. Gli abilitati del primo ciclo Tfa non hanno potuto spendere il loro titolo l’anno scorso a causa del mancato aggiornamento delle graduatorie, si sono visti sorpassare nel conferimento delle supplenze dai non abilitati e ora attendono di essere convocati dalla seocnda fascia delle graduatorie d’istituto. Siamo a novembre, ma in molte province le graduatorie d’istituto non sono ancora pronte.
Inoltre nel 2015 Renzi promette di assumere tutti gli abilitati delle Gae e di eliminare gli abilitati della seconda fascia. Al danno si aggiunge la beffa. Come se non bastasse l’errore si ripete: è stato abndito un secondo ciclo di Tfa e anche questa volta, come nel 2012, si è assistito a ritardi, errori. Ricorrezioni successiv, costi esorbitanti e incostituzionali per partecipare alle selezioni stesse.
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In tutta Italia, quest’anno come due anni fa, migliaia di neolaureati hanno pagato enormi cifre per sostenere queste farsesche, così le definisce la Chimienti, prime prove, create ad hoc per far partecipare il maggior numero di persone e contemporaneamente impedire alla maggior parte degli aspiranti la partecipazione alle seconde prove. Un vero business sulla pelle dei futuri docenti.
Chi si assumerà le responsabilità di queste anomale procedure, come può il Miur pretendere di selezionare i docenti più meritevoli, se coloro che formulano le domande delle prove sbagliano nel formularle?
I Tfa non sono dei semplici concorsi per conseguire l’abilitazione. I Tfa sono un’offesa al buon senso, all’intelligenza e alla dignità di una larga fetta di laureati italiani. I Tfa servono per fare cassa sui più deboli, illudendo le persone con una speranza che in realtà non esiste.
I Tfa creano insegnanti che non potranno insegnare. Che Stato è uno stato che fa spendere soldi ai cittadini per formarli auna professione e poi nega loro l’accesso a quella stessa professione?
Il M5S annuncia un’interrogazione parlamentare sugli errori compiuti dal Miur nella fase preselettiva del Tfa secondo ciclo e lancia un grande appello al ministro Giannini, un appello accorato per porre fine alla truffa legalizzata dei Tirocini formativi attivi.
Speriamo che il ministro sia sensibile a questo grido di dolore. E che si ricordi non solo dei tieffini, ma anche dei passini, sussurra qualche voce dietro le quinte.