“I pedagogisti italiani si congratulano per l’iniziativa del Governo “La Buona Scuola” che raccoglie online i pareri dei cittadini permettendo la partecipazione diretta degli stessi cittadini su un tema focale per ogni società e il miglior sviluppo della stessa”. È quanto afferma la Presidente dell’ANPE dr.ssa Luisa Piarulli.
Nell’attuale scenario sempre più complesso e poliedrico la scuola può rappresentare un pilastro per tornare a promuovere educazione nel senso più autentico del termine, un veicolo per promuovere condizioni di agio in compartecipazione con le famiglie, con i docenti e con il territorio, per restituire respiro e dignità a tutti gli interlocutori dell’educazione e costruire un solido patto educativo.
Da pedagogisti, quindi da specialisti dell’educazione e della formazione, riteniamo – prosegue la dr.ssa Piarulli – che nel sistema scolastico attuale sia indispensabile restituire un ruolo di preminenza alla pedagogia per accompagnare efficacemente il percorso di crescita e di apprendimento dei giovani in formazione.
La dispersione scolastica, la difficoltà nel gestire le diversità, nel riconoscere e implementare le eccellenze, il divario tra Nord e Sud Italia, la massiccia presenza di alunni stranieri, richiedono l’utilizzo di strumenti e metodologie pedagogico-didattiche, capaci di creare autenticamente inclusione e di evitare meccanismi di medicalizzazione. Le attuali complessità educative sono sotto gli occhi di tutti ed i dati OCSE, sottolinea la presidente ANPE, costringono ad una riflessione approfondita.
Tali considerazioni – aggiunge la vice presidente ANPE dr.ssa Luisa Verdoscia – evidenziano che il sistema di istruzione e formazione è chiamato dalla domanda sociale di educazione a svolgere una complessa attività di formazione sia di giovani che di adulti per sviluppare una più efficace funzione sociale.
Considerato anche quanto sta emergendo dalla consultazione online crediamo – aggiunge la dr.ssa Verdoscia – che sia necessario, più che di un pedagogista in ogni scuola, l’istituzione di un servizio di pedagogia scolastica che possa rispondere a questo tipo di esigenze perché completa la struttura organizzativa del sistema d’istruzione e formazione disegnata dalla riforma, ne sviluppa la sua autonomia istituzionale e promuove l’assunzione di ruoli e responsabilità professionali. ANPE – prosegue la dr.ssa Verdoscia, ha da sempre lavorato a favore della nascita di questo servizio nelle scuole presentando in passato in Parlamento una proposta di legge e facendolo istituire nella Regione Puglia con la L.R. n. 31/2009 che ne rappresenta un importante precedente.
Siamo fortemente convinti che la scienza pedagogica rappresenti oggi più che mai una leva per “fare della scuola una Buona Scuola”– conclude la presidente Piarulli.